Ue: Conte-Salvini, scontro sulla fornitura di armi.

Conte chiama Salvini: scontro sulla Difesa Ue, sfida a colpi di mozioni
Un appello diretto, un invito a votare la mozione del PD contro l'invio di armi in Ucraina. Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha telefonato a Matteo Salvini, segretario della Lega, per sollecitare il suo appoggio.La richiesta di Conte arriva nel pieno del dibattito sulla posizione dell'Italia nella Difesa europea e, soprattutto, sul sostegno militare all'Ucraina. Il leader M5S ha puntato il dito contro le dichiarazioni di Salvini, ritenute contraddittorie rispetto all'azione concreta del partito.
"Contano i fatti, non le parole", ha affermato Conte secondo fonti vicine al leader pentastellato, evidenziando la necessità di un voto univoco e coeso a favore della sua mozione. La proposta del PD punta a frenare l'invio di armi, chiedendo un cambio di rotta nella strategia italiana.
La risposta di Salvini non è stata ancora resa pubblica, ma la tensione tra i due leader è palpabile. La Lega, pur avendo espresso in più occasioni perplessità sull'invio di armi, si è finora astenuta da votazioni cruciali su questo tema, preferendo una linea politica più ambigua.
La partita politica si fa dunque più complessa. L'appello di Conte rappresenta una sfida diretta a Salvini, un tentativo di costringerlo a schierarsi apertamente sul tema. Il voto sulla mozione si preannuncia decisivo, e potrebbe segnare un nuovo capitolo nella già tesa situazione politica italiana in materia di politica estera e difesa.
L'iniziativa di Conte alimenta il dibattito nazionale sulla necessità di una posizione più chiara e coerente da parte dell'Italia nei confronti del conflitto ucraino. Molti osservatori politici si aspettano sviluppi importanti nelle prossime ore, in vista della votazione in Parlamento.
La situazione richiama l'attenzione su un'altra importante questione: la necessità di una maggiore coesione all'interno del governo Meloni, soprattutto su temi così delicati che coinvolgono la politica estera e la sicurezza nazionale. Le diverse posizioni all'interno della maggioranza potrebbero infatti generare instabilità e rallentare l'azione del governo su un fronte di primaria importanza per l'Italia. L'esito del voto sulla mozione sarà quindi un test cruciale per valutare la tenuta del governo Meloni e la capacità di gestire le tensioni interne alla maggioranza.
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