O'Hanlon: "Trump si accorge, forse, dell'inganno di Putin"

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Intervista esclusiva: O'Hanlon (Brookings) avverte: "Putin inarrestabile, Trump lo sottovaluta"
Washington D.C. - In un'intervista esclusiva, Michael O'Hanlon, direttore degli studi di politica estera alla prestigiosa Brookings Institution, ha espresso forti preoccupazioni riguardo alla strategia occidentale nei confronti della Russia e del suo presidente, Vladimir Putin.
"Le sanzioni secondarie sul petrolio, pur rappresentando un passo nella giusta direzione, potrebbero non essere sufficienti a dissuadere Putin dai suoi obiettivi", ha dichiarato O'Hanlon. "Il problema fondamentale è che i suoi obiettivi in Ucraina, e forse altrove, non sono conciliabili con una pace giusta e duratura."
O'Hanlon ha poi affrontato il delicato tema del rapporto tra Putin e l'ex presidente americano Donald Trump. "Sembra che Trump stia finalmente iniziando a capire che Putin si prende gioco di lui," ha affermato, sottolineando come le ripetute aperture di Trump verso Mosca non abbiano portato a una distensione, ma anzi a un'escalation del conflitto.
L'esperto della Brookings Institution ha anche messo in guardia sulla pericolosità di sottovalutare la determinazione di Putin: "Pensare che Putin possa essere convinto a cedere con semplici concessioni diplomatiche è un errore. La sua visione del mondo, radicata in un profondo risentimento verso l'Occidente e nella volontà di restaurare l'influenza della Russia, rende molto difficile trovare un terreno comune."
O'Hanlon ha concluso sottolineando la necessità di una strategia occidentale più robusta, che combini sanzioni mirate con un forte sostegno militare all'Ucraina e un deterrente credibile contro ulteriori aggressioni russe. Visita la pagina di Michael O'Hanlon sul sito della Brookings Institution per maggiori informazioni.
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