Il caso Delmastro al Dap: tre mesi di stallo e perplessità al Quirinale

In stallo la nomina del nuovo Capo del Dap: il Quirinale frena su Delmastro, caos nelle carceri
Tre mesi di vuoto al vertice del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria e un clima di crescente preoccupazione. La nomina del nuovo Capo del Dap, ancora bloccata al Quirinale, sta generando un'emergenza nelle carceri italiane, già alle prese con cronici problemi di sovraffollamento e un'allarmante recrudescenza di suicidi. La scelta del Ministro della Giustizia Carlo Nordio, caduta su Andrea Delmastro Delle Vedove, sembra incontrare resistenze al Colle.
Le perplessità del Presidente Mattarella ruotano attorno a diversi aspetti, tra cui la gestione delle situazioni critiche all'interno degli istituti penitenziari e la necessità di una figura capace di affrontare con decisione le sfide che attendono il Dap. La situazione, infatti, è drammatica: i dati relativi ai suicidi nelle carceri italiane sono in costante aumento, alimentando un clima di forte tensione e esasperazione tra detenuti e personale.
Il sovraffollamento, poi, rappresenta una piaga cronica che mina alla base le condizioni di vita dignitosa all'interno degli istituti, favorendo la violenza e la disperazione. La mancanza di un Capo del Dap da tre mesi sta aggravando ulteriormente una situazione già precaria, impedendo una gestione efficace delle emergenze e la pianificazione di interventi mirati.
La figura di Lina Di Domenico, inizialmente indicata come possibile candidata, è rimasta sullo sfondo. Le ragioni di questo cambio di rotta non sono state ufficialmente chiarite, ma la scelta di Delmastro Delle Vedove, considerato da alcuni non sufficientemente esperto in materia penitenziaria, ha sollevato interrogativi.
Intanto, le associazioni a tutela dei diritti dei detenuti lanciano l'allarme, chiedendo al Quirinale e al Governo un intervento urgente per risolvere la situazione di stallo e garantire la nomina di un Capo del Dap in grado di affrontare le criticità del sistema penitenziario italiano. La mancanza di una guida autorevole, in un momento così delicato, rischia di avere conseguenze gravi e irreversibili per la già fragile situazione delle carceri italiane.
La vicenda evidenzia la complessità della gestione del sistema carcerario italiano, una struttura che richiede attenzione costante, investimenti significativi e una leadership capace di coniugare fermezza e rispetto dei diritti umani. La speranza è che il Quirinale e il Governo riescano a trovare al più presto una soluzione condivisa, evitando che la crisi del Dap si traduca in una tragedia annunciata.
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