Trump: Dazi Usa dalla Cina dal 2 aprile, Groenlandia "nostra al 100%"

Trump: Dazi, Groenlandia e Chatgate, l'intervista choc alla NBC
Donald Trump, in un'intervista fiume rilasciata alla NBC News, ha ribadito la sua linea dura sui dazi, annunciando l'entrata in vigore delle nuove tariffe a partire dal 2 aprile, senza possibilità di rinvio. "Nessun ritardo", ha tuonato l'ex presidente, mostrando una determinazione che lascia pochi margini di manovra agli interlocutori internazionali. La dichiarazione arriva in un momento di forti tensioni commerciali globali, e rischia di innescare ulteriori reazioni a catena sui mercati.
L'intervista, ricca di colpi di scena, ha toccato anche il controverso tema di "Chatgate", senza però fornire dettagli specifici. Trump si è limitato a respingere le accuse, definendole "una caccia alle streghe" orchestrata dai suoi avversari politici. La vaghezza delle sue risposte, però, non ha fatto altro che alimentare le speculazioni sui retroscena di questa vicenda, che continua a tenere banco nel dibattito pubblico americano. Per maggiori informazioni sull'intervista NBC
Ma la parte più sorprendente dell'intervista è stata dedicata alla Groenlandia. Con una dichiarazione a sorpresa, Trump ha ribadito la sua ambizione di annettere l'isola, affermando con assoluta sicurezza: "Sarà nostra al 100%". Non ha specificato quali siano i suoi piani per raggiungere questo obiettivo, né ha fornito alcuna indicazione temporale. Questa audace affermazione ha suscitato immediate reazioni di sdegno da parte del governo danese, che ha ribadito la sovranità della Groenlandia. La situazione si presenta dunque estremamente tesa, con il rischio di un'escalation diplomatica tra Stati Uniti e Danimarca. La mossa di Trump, a detta degli analisti, potrebbe essere una strategia per distogliere l'attenzione dalle altre questioni e rilanciare la propria immagine.
L'intervista di Trump alla NBC è destinata a lasciare un segno indelebile nel panorama politico internazionale. Le sue dichiarazioni, spesso aggressive e imprevedibili, hanno gettato ulteriore benzina sul fuoco di una situazione già complessa. Le prossime settimane saranno cruciali per capire come si evolveranno le tensioni commerciali e le ambizioni territoriali dell'ex presidente americano. Resta da vedere se le sue affermazioni troveranno un riscontro nei fatti, oppure se si tratterà di pura retorica, come spesso accade nelle sue dichiarazioni pubbliche.
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