Trump: Dazi USA in vigore dal 2 aprile, Groenlandia obiettivo Usa

Trump: Dazi USA in vigore dal 2 aprile, Groenlandia obiettivo Usa

Trump torna alla carica: dazi dalla Cina e Groenlandia nel mirino

L'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ribadito la sua volontà di imporre dazi alle importazioni cinesi, con effetto dal 2 aprile, senza alcuna possibilità di rinvio.

In un'intervista rilasciata a un canale televisivo conservatore americano, Trump ha dichiarato senza mezzi termini: "I dazi scattano il 2 aprile. Nessun ritardo. La Cina deve pagare per quello che ha fatto". Le sue parole, pronunciate con il suo tipico tono deciso, hanno immediatamente riacceso i riflettori sulla delicata situazione commerciale tra Stati Uniti e Cina. Non sono mancate le reazioni preoccupate da parte degli operatori economici, che temono un'escalation della guerra commerciale. Alcuni analisti, contattati dall'agenzia di stampa Reuters, hanno espresso timori riguardo all'impatto negativo che questa decisione potrebbe avere sull'economia globale già fragile a causa dell'inflazione e della guerra in Ucraina.

Ma le dichiarazioni di Trump non si sono limitate alla questione dei dazi. L'ex presidente ha infatti ribadito la sua ambizione di annettere la Groenlandia agli Stati Uniti, affermando con spavalderia: "La Groenlandia sarà nostra al 100%. È una questione di sicurezza nazionale e di risorse naturali". Questa affermazione, considerata da molti come una provocazione, ha suscitato forti reazioni da parte del governo danese, che ha ribadito la sovranità della Groenlandia. Il primo ministro danese, Mette Frederiksen, ha definito le parole di Trump "inaccettabili" e "irrispettose".

La posizione di Trump sulla Groenlandia, già oggetto di discussione in passato, rappresenta una sfida geopolitica significativa. L'isola, ricca di risorse naturali e strategicamente importante per la sua posizione geografica, è un territorio autonomo all'interno del Regno di Danimarca. L'annessione proposta da Trump, seppur improbabile, riaccende il dibattito sulle ambizioni degli Stati Uniti nell'Artico e sulla crescente competizione tra grandi potenze nella regione. La situazione resta dunque estremamente fluida, con la necessità di monitorare attentamente gli sviluppi futuri, sia in ambito economico che geopolitico.

Resta da capire se queste dichiarazioni siano solo una strategia politica per alimentare la sua base elettorale in vista delle prossime elezioni o se si tratti di una reale volontà di attuare queste politiche.

Seguiremo gli sviluppi su questa vicenda. Per ulteriori approfondimenti, vi invitiamo a consultare le principali agenzie di stampa internazionali come Reuters e Associated Press.

(30-03-2025 09:19)