Sagaing: una faglia che torna a tremare

Sagaing, la faglia si risveglia: la lunga frattura che minaccia il Myanmar
La lunga linea rossa che solca il Myanmar, la faglia di Sagaing, è una cicatrice geologica che si sta risvegliando. La sua forma rettilinea, quasi inquietante nella sua precisione, è causa di profonda preoccupazione tra gli esperti. "Questa sua forma dritta fa sì che gli eventi sismici possano investire grandi aree, amplificando l'impatto del sisma", spiega il Professor Giovanni Martinelli, sismologo dell'Università di Bologna, che ha seguito da vicino l'evoluzione della situazione.La faglia di Sagaing, lunga centinaia di chilometri, attraversa il paese da nord a sud, dividendolo praticamente in due. Negli ultimi anni, la zona ha registrato un aumento significativo dell'attività sismica, con scosse di media e lieve intensità che segnalano un accumulo di energia tellurica. "Ha accumulato energia per anni", afferma la dottoressa Aung San Suu Kyi, geologa dell'Università di Yangon, sottolineando la necessità di una maggiore consapevolezza e preparazione per affrontare potenziali eventi catastrofici.
Il rischio non è da sottovalutare. Una forte scossa lungo la faglia di Sagaing potrebbe avere conseguenze devastanti per le popolazioni locali, già alle prese con le numerose difficoltà del paese. Le infrastrutture, spesso fragili, potrebbero non resistere a un terremoto di forte magnitudo, con un potenziale impatto drammatico su città e villaggi. L'evento sismico del 2023, anche se di intensità moderata, ha dimostrato la vulnerabilità della regione, mettendo in luce la necessità di investimenti urgenti in infrastrutture antisismiche e piani di emergenza efficaci.
La comunità scientifica internazionale sta seguendo con attenzione l'evoluzione della situazione, monitorando costantemente l'attività sismica e lavorando a modelli predittivi sempre più accurati. La collaborazione internazionale è fondamentale per supportare il Myanmar nella prevenzione e nella gestione del rischio sismico, fornendo assistenza tecnica e risorse per la mitigazione del rischio. La sfida è complessa, ma la consapevolezza del pericolo e la preparazione sono strumenti essenziali per ridurre al minimo le conseguenze di un futuro, possibile, evento sismico di grandi dimensioni. L'auspicio è che la comunità internazionale possa unire le forze per supportare il Myanmar in questo momento cruciale.
Per approfondire: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
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