Dnipro sotto attacco: la notte dei droni russi.
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Tregua! Tregua! Ma quale tregua? Dnipro vive nel terrore
Reportage da Dnipro, Ucraina. La notte è calata su Dnipro, ma la paura è ben sveglia. Mentre il mondo parla di tregua, qui si vive in apnea, in attesa di un cessate il fuoco che sembra un miraggio. Ieri notte, la città è stata nuovamente bersagliata da droni russi, un attacco che ha scosso nel profondo gli abitanti.BR"Ho sentito un boato fortissimo, pensavo fosse la fine," racconta Anna, una giovane madre che abita in un quartiere residenziale vicino al centro. "Ho stretto forte mio figlio, tremavamo entrambi. Come si fa a parlare di tregua quando si vive così?".BRLa vita a Dnipro è segnata dalla costante minaccia. Le sirene risuonano più volte al giorno, costringendo le persone a rifugiarsi nei bunker o nei sotterranei. Il rumore dei droni è diventato un suono familiare, un presagio di distruzione.BR"Non riusciamo più a dormire," afferma Ivan, un anziano signore che ha perso la casa in un bombardamento. "Ogni rumore ci fa sobbalzare. Questa non è vita. Chi può garantire che la tregua sarà rispettata? Abbiamo visto troppe promesse infrante".BRLe autorità locali cercano di rassicurare la popolazione, ma la fiducia è ai minimi termini. La realtà è che Dnipro è una città ferita, che vive con la costante paura di nuovi attacchi. La speranza di una vera tregua si affievolisce ogni giorno di più.BR"Vogliamo solo la pace," dice Olga, una volontaria che aiuta i rifugiati. "Vogliamo che i nostri figli possano tornare a giocare nei parchi senza paura. Vogliamo ricostruire le nostre case e le nostre vite. Ma per farlo, abbiamo bisogno di una vera tregua, non di una pausa tra un bombardamento e l'altro".BRLa situazione a Dnipro è la tragica testimonianza di una guerra che continua a mietere vittime e a distruggere vite. La "tregua", per ora, è solo una parola vuota.```(
