**Trump usa TikTok come leva nei dazi, ma la Cina resta ferma: "Nessuna concessione"**
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TikTok: Trump offre "sconto" sui dazi in cambio della cessione delle attività americane, Pechino irremovibile
Washington, D.C. - In un inaspettato colpo di scena, l'amministrazione statunitense ha reso noto di essere disposta a riconsiderare l'attuale regime di dazi imposto su beni provenienti dalla Cina, a condizione che ByteDance, la società madre di TikTok, ceda le sue operazioni americane a una compagnia statunitense. La mossa, interpretata come un tentativo di sbloccare la situazione di stallo legata al futuro di TikTok negli Stati Uniti, aggiunge un nuovo capitolo alla complessa relazione commerciale tra le due superpotenze.
La proposta, definita informalmente come un "sconto" sui dazi, è stata presentata come un'opportunità per Pechino di dimostrare buona volontà e di risolvere le preoccupazioni legate alla sicurezza dei dati degli utenti americani. Secondo fonti interne, l'amministrazione vede la cessione di TikTok come un passo fondamentale per garantire la protezione delle informazioni sensibili e per prevenire potenziali influenze del governo cinese sulla piattaforma. Questa offerta, tuttavia, è stata accolta con freddezza da Pechino.
Un portavoce del Ministero del Commercio cinese ha dichiarato: "La nostra posizione sulla questione di TikTok rimane coerente. Ci opponiamo fermamente a qualsiasi interferenza da parte di governi stranieri nelle operazioni commerciali delle nostre aziende." La Cina ha ribadito che le restrizioni imposte a TikTok negli Stati Uniti violano i principi del libero mercato e del commercio equo e si riserva il diritto di adottare misure appropriate per proteggere gli interessi delle sue aziende.
Gli analisti ritengono che la posizione irremovibile di Pechino rifletta una crescente determinazione a non cedere alle pressioni esterne, soprattutto in un momento di crescente competizione geopolitica e tecnologica.
La vicenda di TikTok continua quindi a rappresentare un punto di frizione significativo nelle relazioni tra Stati Uniti e Cina, con implicazioni potenzialmente rilevanti per l'intero panorama tecnologico globale.
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