Ecco un titolo riformulato: **Da Roma a Parigi: "Truppe italiane in Ucraina solo sotto egida ONU"**

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**Riarmo Europeo: Italia Frena, Opposizioni Divise**
Roma, [Data Corrente] - Il dibattito sul riarmo europeo infiamma la politica italiana, con un fronte interno tutt'altro che compatto. Mentre il governo mantiene una linea prudente, focalizzata su "toni bassi, nessun militare al fronte e garanzie con Nato, Onu e Usa", le opposizioni faticano a trovare una posizione unitaria, evidenziando crepe e timori di divisioni interne. BR
L'atteggiamento del governo italiano, emerso chiaramente durante i recenti colloqui a Parigi, si riassume in un categorico: "Niente soldati in Ucraina, se non in un contesto Onu". Una linea che cerca di bilanciare la solidarietà con Kiev e la necessità di evitare un'escalation del conflitto. BR
Tuttavia, questa posizione non placa le tensioni interne al Partito Democratico, dove si temono spaccature tra chi sostiene una maggiore fermezza verso la Russia e chi, invece, privilegia la via diplomatica e la cautela. La complessità dello scenario internazionale, unita alle diverse sensibilità interne, rende difficile l'elaborazione di una strategia condivisa. BR
Al di là del Pd, anche altre forze di opposizione mostrano posizioni divergenti. Alcuni sollecitano un maggiore impegno europeo per la difesa comune, mentre altri mettono in guardia contro una corsa agli armamenti che potrebbe destabilizzare ulteriormente il continente.BR
Il tema del riarmo europeo, dunque, si configura come un vero e proprio banco di prova per la politica italiana, chiamata a dimostrare maturità e capacità di affrontare una sfida complessa e cruciale per il futuro del continente. Restiamo in attesa di sviluppi.
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