Dazi auto al 25%: crollo globale delle borse

Trump e i dazi sulle auto: Piazza Affari travolta, crollo a Francoforte, Parigi e Madrid
Un'ondata di vendite ha travolto le principali borse europee a seguito dell'annuncio del presidente americano Donald Trump riguardo l'imposizione di dazi del 25% sulle auto importate negli Stati Uniti. Milano, Francoforte, Parigi e Madrid hanno registrato perdite superiori all'1%, un segnale chiaro di profonda preoccupazione per le implicazioni economiche di questa decisione. Il FTSE MIB di Milano ha chiuso in profondo rosso, perdendo oltre l'1.2%, trascinato al ribasso da titoli del settore automobilistico e manifatturiero, fortemente esposti al mercato americano.
La decisione di Trump, annunciata attraverso Reuters, ha innescato un'immediata reazione a catena sui mercati finanziari. L'incertezza sul futuro degli scambi commerciali transatlantici sta alimentando timori di una nuova recessione globale. Gli analisti prevedono un impatto negativo significativo sulle aziende europee, con un aumento dei costi di produzione e una potenziale riduzione della competitività sui mercati internazionali. Non solo il settore automobilistico è coinvolto, ma anche quello dei componenti e dell'intera filiera produttiva.
Francoforte, cuore della finanza europea, ha subito un pesante calo, con il DAX che ha perso oltre l'1.5%. Anche a Parigi e Madrid la situazione è critica, con il CAC 40 e l'IBEX 35 che hanno registrato perdite superiori all'1%. Gli investitori stanno mostrando una crescente avversione al rischio, preferendo rifugiarsi in asset considerati più sicuri, come l'oro.
L'impatto di questa decisione si estende ben oltre le borse europee. L'incertezza riguardo alle politiche commerciali dell'amministrazione Trump sta creando un clima di instabilità globale, con ripercussioni negative sulle prospettive di crescita economica a livello mondiale. Le conseguenze a lungo termine di questa guerra commerciale rimangono incerte, ma gli analisti avvertono di possibili ripercussioni gravi sull'economia globale. Le reazioni dei governi europei sono attese nelle prossime ore, con la necessità di una risposta coordinata per contrastare le misure protezionistiche americane e difendere gli interessi delle proprie imprese.
La situazione richiede un attento monitoraggio e una valutazione continua delle possibili evoluzioni. L'incertezza regna sovrana e le prossime settimane saranno cruciali per capire l'entità e la durata degli effetti negativi di questa scelta dell'amministrazione Trump.
(