Condoni fiscali: l'OPB teme l'effetto "quinquies"

Debito pubblico: Magazzino crediti UPB oltre 1,865 miliardi, un segnale preoccupante
L'Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB) lancia un allarme sul persistere di un elevato ammontare di crediti deteriorati, superando i 1,865 miliardi di euro. Un dato che evidenzia la scarsa efficacia delle misure adottate negli ultimi anni per contrastare il fenomeno, tra cui la rottamazione delle cartelle esattoriali (rottamazione quater e quinquies).
Secondo l'UPB, questo ingente magazzino di crediti alimenta forti aspettative su possibili futuri condoni, alimentando un circolo vizioso di inefficienza e incertezza. La situazione, sottolinea l'Ufficio, mette a dura prova la sostenibilità del sistema finanziario e rappresenta una seria criticità per la gestione della finanza pubblica.
L'analisi dell'UPB mette in luce come le misure di rottamazione, pur avendo contribuito a ridurre parzialmente il peso del debito, non abbiano inciso in modo significativo sulla risoluzione strutturale del problema. Il persistere di un così elevato ammontare di crediti deteriorati indica la necessità di un approccio più incisivo e strutturale, che vada oltre le soluzioni emergenziali.
Serve una riforma complessiva del sistema di recupero crediti, più efficiente e trasparente, che garantisca una maggiore equità per i contribuenti e una migliore gestione delle risorse pubbliche. L'UPB sollecita il Governo ad affrontare con urgenza la questione, proponendo un piano di azione concreto e efficace, che preveda interventi mirati e strumenti innovativi per la riscossione dei crediti deteriorati. Il rischio, altrimenti, è di vedere crescere ulteriormente il debito pubblico, con conseguenze negative per l'intera economia italiana.
Tra le possibili soluzioni, si ipotizzano maggiori investimenti nella digitalizzazione della Pubblica Amministrazione per migliorare l'efficacia della riscossione, l'implementazione di strumenti di mediazione e la semplificazione delle procedure burocratiche. L'obiettivo è quello di creare un sistema più efficiente, che consenta di ridurre il peso dei crediti deteriorati e di evitare il ripetersi di costose operazioni di condono. La sfida è quella di passare da un approccio emergenziale a una strategia di lungo termine, capace di garantire la sostenibilità del sistema nel tempo. L'analisi dell'UPB rappresenta un campanello d'allarme importante, che richiede una risposta immediata e decisa da parte delle istituzioni. È fondamentale agire ora per evitare che la situazione degeneri ulteriormente.
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