Acciaio e alluminio: scade l'ultimatum di Trump, ecco cosa cambia per l'Italia.

```html
Trump minaccia dazi "considerevoli" e valuta esenzioni: la stretta commerciale si avvicina
Washington, D.C. - L'ex Presidente Donald Trump ha riacceso le tensioni commerciali globali con l'annuncio di possibili dazi "considerevoli" verso i partner commerciali degli Stati Uniti. L'iniziativa, che si preannuncia come una delle misure più aggressive della sua possibile futura amministrazione, mira a rinegoziare gli accordi commerciali esistenti e a riportare la produzione manifatturiera in territorio americano.
Tuttavia, Trump ha anche lasciato intravedere la possibilità di concedere esenzioni ad alcuni Paesi, suggerendo una strategia più flessibile e negoziata. "Stiamo valutando attentamente le relazioni con ciascun Paese", ha dichiarato, "e saremo pronti a lavorare con coloro che si dimostreranno leali e disposti a negoziare in buona fede".
L'ipotesi di una "stretta in due fasi", come riportato da diverse fonti vicine al suo staff, implica l'imposizione iniziale di dazi generalizzati, seguita da una fase di negoziazione bilaterale per valutare possibili esenzioni. Questa strategia potrebbe avere un impatto significativo sull'economia globale, con potenziali ripercussioni su settori chiave come l'automotive, l'acciaio e l'agricoltura.
Il 2 aprile è una data cruciale, poiché segna la scadenza di alcuni accordi commerciali e rappresenta un punto di svolta per le decisioni dell'ex Presidente. Molti analisti prevedono un periodo di forte incertezza e volatilità sui mercati finanziari, in attesa di chiarimenti sulle specifiche misure che verranno adottate.
Le reazioni internazionali non si sono fatte attendere. Diversi governi hanno espresso preoccupazione per le potenziali conseguenze negative dei dazi, avvertendo di possibili ritorsioni commerciali. L'Unione Europea, in particolare, ha già annunciato di essere pronta a difendere i propri interessi e a rispondere con misure equivalenti nel caso in cui i dazi americani dovessero colpire in modo significativo le esportazioni europee.
Resta da vedere se Trump manterrà le sue promesse o se opterà per un approccio più moderato. La posta in gioco è alta e le prossime settimane si preannunciano decisive per il futuro del commercio globale.
```(