Aste online: i capelli di Carlo Acutis e la protesta del vescovo di Assisi

Capelli di Carlo Acutis venduti online: Monsignor Sorrentino presenta denuncia
Assisi, un'asta online di capelli attribuiti al Beato Carlo Acutis ha scatenato un'ondata di indignazione e portato alla presentazione di un esposto-denuncia da parte di Monsignor Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino. L'episodio, venuto alla luce nelle scorse settimane, ha visto la vendita di ciocche di capelli, presuntamente appartenenti al giovane beato, per una cifra superiore ai 2000 euro.
La notizia ha suscitato sconcerto e preoccupazione nella comunità religiosa e non solo. Monsignor Sorrentino, profondamente turbato da questa vicenda che considera una grave mancanza di rispetto verso la figura del Beato Carlo Acutis e la sua memoria, ha deciso di agire per vie legali. L'esposto-denuncia, presentato al commissariato di Assisi, mira ad accertare le responsabilità di coloro che hanno messo in vendita e acquistato i capelli, e a fare luce sulle modalità della transazione.
“Si tratta di un atto profondamente irrispettoso e inopportuno”, ha dichiarato una fonte vicina alla Curia di Assisi, sottolineando la gravità del gesto. “La venerazione del Beato Carlo Acutis non dovrebbe essere strumentalizzata per scopi di lucro”. La vendita online, avvenuta tramite una piattaforma ancora da identificare completamente, ha sollevato interrogativi anche sulla provenienza dei capelli e sulla loro effettiva autenticità. Le indagini delle autorità competenti dovranno accertare questi punti fondamentali.
La storia del Beato Carlo Acutis, giovane informatico morto nel 2006 e beatificato nel 2020, continua ad ispirare milioni di persone in tutto il mondo. La sua dedizione alla fede e alla tecnologia, unita alla sua giovane età, lo ha reso un esempio per i giovani e un punto di riferimento per molti. Questo episodio, quindi, rappresenta non solo un atto di profanazione, ma anche un'offesa alla memoria di una figura così significativa.
La vicenda ha riportato alla luce il delicato tema del mercato illegale di reliquie e oggetti sacri, spesso alimentato da credulità popolare e speculazione economica. Le autorità competenti, oltre ad accertare le responsabilità penali, sono chiamate ad affrontare il problema con maggiore attenzione, per evitare che simili episodi si ripetano in futuro.
L'attenzione mediatica si concentra ora sull'esito delle indagini e sulle possibili conseguenze legali per coloro che sono coinvolti in questa spiacevole vicenda. Monsignor Sorrentino, con la sua denuncia, ha lanciato un segnale forte di condanna, ribadendo l'importanza di preservare il rispetto e la dignità del Beato Carlo Acutis.
(