Sudan, orrore al mercato: testimoni parlano di strage di civili per mano dei militari.
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Sud Sudan sull'orlo del precipizio: Escalation di violenza minaccia la fragile pace
Juba, Sud Sudan – La situazione nel Sud Sudan si fa sempre più tesa. Il partito del Vicepresidente Riek Machar, da sempre in competizione con il Presidente Salva Kiir, ha denunciato gravi attacchi avvenuti nella notte di lunedì contro una delle loro basi militari situate nei pressi della capitale, Juba.
Secondo le prime ricostruzioni, l'entità degli scontri è ancora in fase di valutazione, ma si teme un'escalation della violenza che potrebbe compromettere seriamente il precario accordo di pace faticosamente raggiunto. La notizia ha immediatamente suscitato una forte reazione da parte della comunità internazionale. Washington ha espresso, tramite un comunicato ufficiale, la sua "profonda preoccupazione" per gli eventi, invitando tutte le parti in causa a un immediato cessate il fuoco e al ripristino del dialogo.
Ma le notizie allarmanti non si fermano al Sud Sudan. Stando a fonti locali, l'esercito sudanese avrebbe attaccato un mercato affollato, causando una vera e propria strage di civili. Si parla di centinaia di morti, un bilancio ancora provvisorio destinato, purtroppo, a salire. La comunità internazionale, già impegnata su diversi fronti di crisi, si trova ora a dover fronteggiare un'emergenza umanitaria di proporzioni enormi.
Ulteriori aggiornamenti seguiranno nelle prossime ore. La redazione de "Il Giornale di Oggi" continuerà a monitorare la situazione da vicino, fornendo ai lettori informazioni accurate e verificate. Per approfondimenti sulla situazione umanitaria nel Sud Sudan, si consiglia di consultare il sito di UNHCR.
Aggiornamento: Il governo del Sud Sudan non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito agli attacchi denunciati dal partito di Machar. Si attendono sviluppi nelle prossime ore.
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