Giustizia per Diabolik, massimo della pena per l'assassino.

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Omicidio Diabolik: Ergastolo al Killer, Ma Niente Mafia
Roma, [Data Odierna] - La Corte d'Assise di Roma ha emesso oggi la sentenza di ergastolo per l'esecutore materiale dell'omicidio di Fabrizio Piscitelli, noto come "Diabolik", avvenuto nell'agosto 2019 al Parco degli Acquedotti.
La decisione, pur severissima, ha escluso l'aggravante del metodo mafioso, un punto cruciale del processo che ha visto contrapporsi accusa e difesa. L'assenza del riconoscimento del metodo mafioso rappresenta un elemento di forte discussione, considerando la complessa rete di relazioni e interessi criminali in cui Piscitelli era coinvolto.BR La Corte ha ritenuto provata la colpevolezza dell'imputato per l'omicidio volontario, ma non ha ravvisato gli elementi necessari per configurare l'aggravante mafiosa, legata, come noto, all'intimidazione e all'assoggettamento del territorio.
La Procura aveva richiesto il massimo della pena, sostenendo la natura premeditata e la spietatezza dell'azione, nonché il contesto di criminalità organizzata in cui l'omicidio si era consumato. La difesa, al contrario, ha sempre puntato a smontare l'impianto accusatorio, contestando la ricostruzione dei fatti e l'attendibilità delle prove.BR
La sentenza lascia aperte molte domande sul futuro delle indagini, soprattutto riguardo ai mandanti dell'omicidio. La vicenda Diabolik continua a essere un nodo cruciale nella comprensione delle dinamiche criminali romane, un intreccio di potere, denaro e violenza che sembra destinato a riservare ancora molte sorprese.BRSi attendono le motivazioni della sentenza per comprendere appieno le ragioni che hanno portato all'esclusione dell'aggravante mafiosa e le possibili implicazioni future per altri processi legati alla criminalità organizzata nella capitale.
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