Ecco una possibile riformulazione: **Trump: Un Presidente Autoritario.**

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Trump, il Presidente Tiranno: Un Ibrido Inquietante
La politica americana, quest'anno, continua a essere scossa dalla figura di Donald Trump. Il suo approccio alla leadership, in particolare, solleva interrogativi profondi sulla tenuta dei principi democratici negli Stati Uniti. Non si tratta, fortunatamente, di una replica delle dittature che hanno insanguinato il XX secolo, né di un radicalismo rivoluzionario che sovverte l'ordine costituito con la violenza.
Piuttosto, emerge un modello ibrido, difficile da etichettare e per questo ancora più insidioso. Trump non è il despota classico, assetato di potere e pronto a reprimere ogni dissenso con la forza bruta. E nemmeno il rivoluzionario spietato che calpesta le libertà individuali in nome di un ideale superiore. La sua "tirannia", se così possiamo definirla, si manifesta in modi più sottili, ma non meno pericolosi.
Si nutre di polarizzazione, di retorica incendiaria, di un costante attacco alle istituzioni e alla stampa libera. La Casa Bianca, sotto la sua guida, sembra aver abbracciato una strategia comunicativa basata sulla disinformazione e sulla creazione di un "nemico" esterno da incolpare di tutti i mali.
Il recente dibattito sulle elezioni di metà mandato, con le accuse di brogli e la messa in discussione della validità del voto popolare, ne è un esempio lampante. Questo continuo delegittimare il sistema democratico, unito a una gestione personalistica del potere, configura un quadro preoccupante. Un quadro che, pur non rientrando nelle categorie tradizionali della tirannia, rappresenta una seria minaccia per la democrazia americana. Un'analisi più approfondita delle sue strategie di comunicazione è disponibile su Council on Foreign Relations.
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