Crollo Ponte Morandi: Castellucci si assume la responsabilità, ma nega la colpevolezza

Genova, crollo Morandi: Castellucci in aula, la rabbia dei parenti delle vittime
Genova, 27 ottobre 2023 - Stamane si è aperta una nuova, dolorosa fase del processo sul crollo del Ponte Morandi, con la deposizione di Giovanni Castellucci, ex amministratore delegato di Autostrade per l'Italia. La sua testimonianza, attesa con ansia dalle parti civili, ha acceso ancora una volta gli animi dei familiari delle vittime, presenti numerosi in aula.
"Mi sento responsabile, ma non colpevole", ha dichiarato Castellucci, una frase che ha innescato immediata e forte reazione da parte dell'associazione dei parenti delle vittime. "Tutti si dicono innocenti – ha tuonato una rappresentante dell'associazione, intercettata dai giornalisti fuori dal palazzo di giustizia – Ma quel ponte è caduto per responsabilità di qualcuno. Non ci bastano le parole, vogliamo giustizia e verità per i nostri cari".
L'atmosfera in aula è stata tesa fin dall'inizio. La deposizione di Castellucci, durata diverse ore, ha toccato punti cruciali della gestione del Ponte Morandi, dalle manutenzioni alle scelte progettuali e gestionali. L'ex AD ha cercato di difendersi dalle accuse, ribadendo più volte di non aver avuto una consapevolezza diretta delle criticità strutturali dell'infrastruttura. Tuttavia, la sua ammissione di responsabilità, pur non configurandosi come una confessione di colpevolezza, non ha placato la rabbia dei familiari, che chiedono chiarezza e che si faccia piena luce sulle omissioni e sulle responsabilità che hanno portato al tragico crollo del 14 agosto 2018.
La giornata odierna segna un ulteriore passo nel lungo e complesso iter giudiziario. Le parole di Castellucci, seppur rilevanti, non rappresentano certo la parola fine. Il processo proseguirà con l'audizione di altri testimoni e periti, nel tentativo di ricostruire la catena di eventi che ha condotto al crollo e di individuare tutti i responsabili di quella tragedia che ha sconvolto la città di Genova e l'intero Paese. La lotta per la verità e la giustizia continua, alimentata dalla persistente ferita aperta nel cuore delle famiglie delle vittime.
Il ricordo delle vittime rimane impresso nella memoria collettiva. Un'intera città ancora lotta per superare il trauma.
Per approfondire: Repubblica.it (si consiglia di cercare "processo Morandi" sul sito)
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