Aggressione sessuale ai Navigli, il processo: chiesto conto all'imputato di una visita a un negozio erotico.

Aggressione sessuale ai Navigli, il processo: chiesto conto all

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Processo Stupro Navigli: Domanda Shock in Tribunale Accende il Dibattito

Milano - Il processo per la presunta violenza sessuale avvenuta ai Navigli si arricchisce di un nuovo, acceso capitolo. Durante l'udienza odierna, l'avvocato difensore dei giovani accusati ha posto una domanda che ha suscitato immediate polemiche, venendo giudicata inammissibile dal collegio giudicante. La questione sollevata riguardava la presunta visita ad un sexy shop da parte della vittima, successiva all'episodio incriminato.

La domanda, ritenuta dai più inopportuna e lesiva, ha immediatamente riacceso il dibattito sulla vittimizzazione secondaria e sui limiti dell'interrogatorio testimoniale in casi di violenza sessuale. L'avvocato in questione, oltre a difendere gli imputati, ricopre anche la carica di Presidente della Commissione Codice Rosso dell'ordine degli avvocati di Milano, una posizione che rende la sua azione ancora più controversa.

La discussione si è immediatamente spostata fuori dall'aula di tribunale, alimentando i social media e i programmi di approfondimento televisivo. Molti giuristi si sono espressi, sottolineando come domande del genere possano minare la credibilità della vittima e scoraggiare altre donne a denunciare eventuali abusi. Si sono levate voci che chiedono una riflessione profonda sull'etica professionale e sulla necessità di tutelare maggiormente le vittime di violenza durante i processi. La vicenda ha inevitabilmente catalizzato l'attenzione dell'opinione pubblica, già sensibilizzata sul tema della violenza di genere, e promette di alimentare ulteriormente il confronto nei prossimi giorni.
Ulteriori aggiornamenti seguiranno.

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(25-03-2025 16:34)