Repressione in Turchia: ondata di arresti e minacce del presidente Erdogan.

Repressione in Turchia: ondata di arresti e minacce del presidente Erdogan.

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Turchia: Tensioni crescenti, Sesto Giorno di Proteste e Repressione

Ankara - La Turchia è scossa da una settimana di proteste in seguito alla convalida dell'arresto del sindaco di Istanbul, figura di spicco dell'opposizione e potenziale rivale del Presidente. Le manifestazioni, che si sono estese a diverse città del Paese, hanno visto un'escalation di violenza e un giro di vite da parte delle autorità.BRBRSecondo fonti locali, oltre 1100 persone sono state arrestate dall'inizio delle proteste, con una forte condanna da parte di organizzazioni per i diritti umani. Preoccupa in particolare l'arresto di almeno 10 giornalisti, accusati di incitamento alla violenza e diffusione di "notizie false". Le accuse, secondo le associazioni di categoria, rappresentano un attacco diretto alla libertà di stampa e un tentativo di soffocare il dissenso.BRBRL'Unione Europea ha espresso forte preoccupazione per la situazione in Turchia, invitando Ankara al rispetto dei principi democratici, dello stato di diritto e dei diritti fondamentali. "L'UE ribadisce l'importanza del rispetto della libertà di espressione e di riunione pacifica", si legge in una dichiarazione ufficiale.BRBRIl Presidente, in un discorso pubblico, ha condannato fermamente le proteste, definendole "atti di terrorismo" e promettendo che "chi provoca il caos, pagherà". La linea dura del governo rischia di esacerbare ulteriormente le tensioni e di alimentare nuove proteste.BRBRLa situazione resta fluida e in continua evoluzione, con il rischio di un'ulteriore escalation della violenza e di un irrigidimento della posizione del governo. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, temendo un'ulteriore erosione dei diritti civili e delle libertà democratiche in Turchia.

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(24-03-2025 22:00)