Repressione in Turchia: ondata di arresti e minacce del Presidente.

Repressione in Turchia: ondata di arresti e minacce del Presidente.

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Turchia in fiamme: Proteste infiammano la notte, ondata di arresti

Ondate di manifestazioni e arresti hanno scosso diverse città turche nella notte, in seguito alla convalida dell'arresto del sindaco di Istanbul. La situazione si fa sempre più tesa, con oltre 1100 persone arrestate dall'inizio delle proteste.
La scintilla che ha riacceso la rabbia popolare è stata la decisione giudiziaria riguardante il primo cittadino della metropoli sul Bosforo. La notizia ha scatenato una nuova ondata di proteste, sfociate in scontri e repressione.
Preoccupante anche l'arresto di almeno 10 giornalisti, un segnale allarmante per la libertà di stampa nel paese. Le immagini delle proteste e degli arresti si sono diffuse rapidamente sui social media, alimentando ulteriormente la tensione.
L'Unione Europea ha espresso forte preoccupazione per gli eventi in corso, invitando Ankara al rispetto dei principi democratici e dello stato di diritto. "Ankara rispetti la democrazia", si legge in una nota ufficiale diffusa da Bruxelles.
Il Presidente turco ha risposto con fermezza alle proteste, dichiarando: "Chi provoca caos, pagherà". Una posizione che preannuncia ulteriori repressioni e un inasprimento del clima politico nel paese. La situazione è in rapida evoluzione e resta alta la tensione.
Ulteriori aggiornamenti seguiranno.```

(24-03-2025 18:00)