Prete vicepreside condannato: molestie a studentesse e insegnante in Salento

Don Luca Matteo condannato: due anni per molestie a liceali e insegnante
Scandalo al Liceo Classico Francesca Capece di Maglie. Don Luca Matteo, vicepreside per quattro anni (dal 2015 al 2019), è stato condannato a due anni di reclusione per molestie sessuali. La sentenza, emessa di recente, ha scosso la comunità salentina. Le accuse, pesanti e dettagliate, riguardano avvicinamenti ripetuti a diverse allieve minorenni, avvenuti anche all'interno del suo ufficio scolastico.
Secondo quanto emerso durante il processo, don Matteo avrebbe instaurato rapporti inappropriati con le studentesse, sfruttando la sua posizione di autorità e fiducia. Le testimonianze raccolte hanno dipinto un quadro inquietante, che ha evidenziato la vulnerabilità delle ragazze di fronte ad un'figura autorevole come quella del vicepreside. Non solo studentesse, però: anche un'insegnante del liceo è risultata vittima delle avances del sacerdote.
La notizia ha suscitato indignazione e sconcerto tra i genitori, gli studenti e il personale scolastico. Molti si chiedono come sia stato possibile che tali comportamenti siano rimasti impuniti per così tanto tempo. L'istituzione scolastica, nel frattempo, si è trovata al centro di un'intensa pressione pubblica, chiamata a rispondere alle legittime domande sulla gestione della vicenda e sulle eventuali responsabilità in merito alla mancata prevenzione o segnalazione di comportamenti inappropriati.
La condanna, pur rappresentando un primo passo verso la giustizia, lascia un'amara consapevolezza: la necessità di maggiore attenzione e sensibilità verso le problematiche delle molestie sessuali, soprattutto negli ambienti scolastici, dove la fiducia e l'autorità dovrebbero essere garanzia di protezione e non di sfruttamento.
L'intera vicenda solleva interrogativi cruciali sul ruolo della Chiesa e sulla sua capacità di affrontare e gestire casi di abusi sessuali all'interno delle proprie istituzioni. La sentenza rappresenta un monito per tutti, un invito a rafforzare i meccanismi di protezione per i più deboli e a garantire che simili episodi non si ripetano.
La redazione è a disposizione per ulteriori approfondimenti e aggiornamenti sul caso.
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