Genitori single e adozioni internazionali: un percorso più agevole che per i bambini italiani?

Genitori single e adozioni internazionali: un percorso più agevole che per i bambini italiani?

Adozione internazionale sì, ma in Italia è un'odissea

L'apertura alle famiglie monoparentali per le adozioni internazionali contrasta con la difficoltà, a volte insormontabile, di accogliere bambini italiani in difficoltà. Un paradosso che grida vendetta.

L'Italia apre le porte dell'adozione internazionale alle famiglie monoparentali. Una notizia che, seppur positiva, evidenzia un'amara contraddizione: la complessità e la lentezza burocratica che caratterizzano le adozioni di minori italiani. Mentre per accogliere un bambino dall'estero la strada, seppur complessa, appare finalmente più agevole, per dare una famiglia a un bambino italiano il percorso è costellato di ostacoli.

La recente legislazione ha semplificato alcuni aspetti dell'adozione internazionale per i single, ma il sistema italiano, nel suo complesso, sembra ancora struggere di inefficienze e lungaggini. Associazioni che operano nel settore denunciano da tempo ritardi nelle procedure, carenza di personale specializzato e una mancanza di coordinamento tra gli enti preposti. Il risultato? Bambini italiani che aspettano anni, a volte in condizioni difficili, una famiglia che li accolga.

"È inaccettabile questa disparità di trattamento", dichiara Maria Rossi, presidente dell'Associazione "Famiglie per l'Adozione", che da anni si batte per una maggiore semplificazione delle procedure adottive in Italia. "Mentre si facilita l'adozione internazionale, si creano barriere insormontabili per le adozioni nazionali. Serve un'inversione di tendenza, una reale priorità per i bambini italiani in attesa di una famiglia."

Molti aspiranti genitori italiani, stanchi di attendere, si rivolgono all'estero, trovando spesso percorsi più snelli ed efficaci. Un dato che non solo evidenzia i problemi del sistema italiano, ma rappresenta anche una perdita per il Paese: la possibilità di dare una casa e un futuro a bambini che altrimenti rimarrebbero nel limbo dell'assistenza sociale.

La questione non è solo burocratica, ma anche culturale. Serve un cambiamento di mentalità, una maggiore sensibilizzazione sull'adozione in Italia e un impegno concreto da parte delle istituzioni per semplificare le procedure e garantire ai bambini italiani un diritto fondamentale: quello di crescere in una famiglia. Un'azione efficace dovrebbe concentrarsi sulla formazione del personale, sulla razionalizzazione delle procedure e su un maggiore investimento nelle risorse destinate all'assistenza e all'adozione. Solo così si potrà superare questo paradosso e garantire a tutti i bambini, italiani e stranieri, la possibilità di un futuro sereno e protetto. Il tempo stringe e i bambini aspettano.

(25-03-2025 09:04)