Primarie: Imamoglu, dal carcere alla candidatura

Imamoglu in carcere, ma trionfa alle primarie: l'UE condanna gli arresti ad Ankara
Istanbul, – Una notte di arresti e una mattina di tensioni politiche. Ekrem Imamoglu, sindaco di Istanbul, è comparso oggi dinanzi ai giudici e la sua detenzione è stata confermata. L'arresto, avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì, ha scosso la Turchia e sollevato le preoccupazioni della comunità internazionale. Non solo Imamoglu: insieme a lui sono stati arrestati altri 21 imputati, tra cui diversi suoi collaboratori, e la loro detenzione è stata rinnovata. La notizia degli oltre 320 arresti effettuati nella notte aggiunge ulteriore preoccupazione alla già tesa situazione politica.
Imamoglu, figura di spicco dell'opposizione turca, si trova attualmente rinchiuso in un carcere di massima sicurezza. La sua detenzione è legata ad accuse che lui stesso ha definito politicamente motivate. Nonostante la grave situazione, il sindaco ha ottenuto una vittoria schiacciante alle primarie del suo partito, consacrandolo come candidato sindaco per le prossime elezioni municipali di Istanbul. Questa affermazione elettorale, a dispetto della sua incarcerazione, rappresenta un potente segnale di sfida al governo turco e sottolinea la determinazione degli oppositori.
"La situazione in Turchia è gravemente preoccupante," ha dichiarato un portavoce dell'Unione Europea, che ha ribadito l'appello ad Ankara affinché rispetti i principi fondamentali della democrazia, lo stato di diritto e i diritti umani. "Chiediamo il rilascio immediato di Imamoglu e di tutti i prigionieri politici," ha aggiunto, rilanciando la forte condanna delle azioni intraprese dal governo turco. L'UE segue con attenzione l'evolversi della situazione e si riserva di adottare ulteriori misure qualora la situazione non migliorasse.
La vicenda di Imamoglu alimenta le già diffuse preoccupazioni riguardo alla crescente repressione delle voci critiche e all'erosione dello spazio democratico in Turchia. La comunità internazionale guarda con apprensione all'evolversi della situazione, chiedendo un'immediata de-escalation e il rispetto dei diritti umani fondamentali.
La situazione rimane fluida e gli sviluppi successivi saranno decisivi per il futuro politico della Turchia. Seguiremo con attenzione gli eventi e forniremo aggiornamenti non appena disponibili.
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