Scomparso Oleg Gordievskij, l'agente del Kgb che scelse l'Occidente: un addio all'eroe della Guerra Fredda.

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Addio a Oleg Gordievskij, la Spia Venuta dal Freddo: Doppio Gioco e Fuga dalla Morte
Surrey, Inghilterra - Si è spento all'età di 86 anni, per cause naturali, Oleg Gordievskij, una figura leggendaria dell'epoca della Guerra Fredda. L'ex colonnello del KGB, passato al servizio dell'MI6 britannico, ha vissuto una vita sotto costante minaccia, braccato dai sicari del Cremlino dopo essere stato condannato a morte in contumacia per "tradimento della patria".
Gordievskij, un vero agente doppiogiochista, ha fornito informazioni cruciali all'Occidente, contribuendo a sventare diverse operazioni sovietiche e a comprendere le reali intenzioni del regime comunista. La sua defezione, orchestrata con audacia e precisione, rimane una delle più spettacolari fughe dalla Russia sovietica.
La sua vita, degna di un romanzo di spionaggio, è stata segnata da incontri segreti, messaggi in codice e una costante paranoia. Pur vivendo sotto protezione britannica, Gordievskij non ha mai potuto abbassare la guardia, consapevole del pericolo incombente rappresentato dalla vendetta del KGB e, successivamente, dei servizi segreti russi.
La sua storia è un monito sui pericoli e le complessità dell'epoca della Guerra Fredda, un periodo in cui la fiducia era un lusso raro e il tradimento una costante minaccia. La sua eredità, fatta di coraggio, astuzia e un profondo senso del dovere, continuerà a ispirare le generazioni future.
Gordievskij lascia un vuoto incolmabile nella storia dello spionaggio, ma il suo contributo alla sicurezza occidentale rimarrà per sempre impresso. Il suo nome è sinonimo di lealtà, sacrificio e la capacità di fare la differenza in un mondo diviso.
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