Cyberbullismo: la tragedia di una 13enne

Cyberbullismo: la tragedia di una 13enne

La madre: "Forse non accettata per una questione di genere" - 13enne vittima di cyberbullismo: "Bruciamola"

Una vicenda drammatica di cyberbullismo ha coinvolto una tredicenne, vittima di minacce e insulti online, culminati nell'orribile frase "Bruciamola". La madre della ragazza, disperata, ha lanciato un appello, denunciando l'accaduto e ipotizzando che alla base degli attacchi ci possa essere una questione di genere.

"Mia figlia è stata bersaglio di un'aggressione inaudita sui social media", ha dichiarato la donna in un'intervista rilasciata a un'emittente locale. "Le hanno rivolto insulti terribili, minacce di morte e addirittura hanno scritto 'Bruciamola'. È stata una situazione devastante, che ha profondamente scosso sia lei che tutta la nostra famiglia."

La donna ha sottolineato l'aspetto del possibile movente legato al genere, affermando che la figlia potrebbe essere stata presa di mira a causa della sua personalità o di alcuni suoi comportamenti percepiti come non conformi agli stereotipi di genere. Questa ipotesi è particolarmente preoccupante, evidenziando come il cyberbullismo possa essere aggravato da pregiudizi e discriminazioni basati sul sesso e sull'identità di genere.

Le autorità sono intervenute aprendo un'indagine per accertare le responsabilità e identificare gli autori delle minacce. La Polizia Postale e delle Comunicazioni sta lavorando per risalire agli aggressori, analizzando i profili social e le tracce digitali lasciate online. La celerità dell'intervento delle forze dell'ordine è fondamentale per tutelare la vittima e prevenire futuri episodi.

Questo caso evidenzia l'urgenza di un'azione più incisiva contro il cyberbullismo, un fenomeno sempre più diffuso e pericoloso, soprattutto tra i giovani. È necessario promuovere campagne di sensibilizzazione nelle scuole e nelle famiglie, fornendo strumenti e risorse per contrastare questo tipo di violenza online. Inoltre, è fondamentale che le piattaforme social mettano in atto politiche più efficaci per la segnalazione e la rimozione di contenuti offensivi e minacciosi.

La lotta al cyberbullismo richiede un impegno collettivo, che coinvolga istituzioni, famiglie, scuole e piattaforme online. Solo attraverso una collaborazione sinergica sarà possibile creare un ambiente digitale più sicuro e proteggere i giovani da questa forma di violenza.

La vicenda della tredicenne è un campanello d'allarme. Non possiamo permettere che simili episodi rimangano impuniti. È necessario agire ora, prima che sia troppo tardi.

Per maggiori informazioni sul cyberbullismo e su come contrastarlo, si consiglia di consultare il sito del Ministero dell'Interno e della Giustizia.

(23-03-2025 17:20)