Bertinotti ottantacinquenne: riflessioni sul tempo che verrà.

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Fausto Bertinotti a 85 anni: "E se l'ultima ora non fosse l'ultima?"
L'uomo che ha incarnato per anni l'anima della sinistra italiana, Fausto Bertinotti, compie quest'anno 85 anni e si racconta in una lunga intervista. Un bilancio di una vita spesa nella politica, tra battaglie ideologiche e momenti di svolta, ma anche uno sguardo al futuro, con la stessa passione e la stessa inquietudine che lo hanno sempre contraddistinto.
"La nostalgia è un sentimento ingiustamente demonizzato", afferma Bertinotti con un sorriso. "Io credo ancora, credo ancora nei valori che hanno guidato il mio impegno politico, credo nella possibilità di costruire una società più giusta e più equa." Un'affermazione che suona come un manifesto, un'esortazione a non arrendersi di fronte alle sfide del presente.
Alla domanda se questa fiducia sia riposta ancora nel socialismo, la risposta si fa più sfumata: "Domanda troppo intima", risponde, lasciando intendere un percorso di riflessione e di ripensamento, senza però rinnegare le proprie radici. Bertinotti, infatti, non si sottrae al confronto con il presente, analizzando con lucidità le trasformazioni del mondo del lavoro, le disuguaglianze crescenti, le nuove forme di precariato.
In questo anniversario importante, il suo sguardo si proietta oltre il passato, verso un futuro incerto ma non privo di speranza. "E se l'ultima ora non fosse l'ultima?", si chiede, lasciando aperta la porta a nuove possibilità, a nuove battaglie da intraprendere. Un invito a non spegnere la fiamma dell'impegno civile, a continuare a lottare per un mondo migliore.
Una vita, quella di Bertinotti, segnata da un'incrollabile fede negli ideali e da una costante ricerca di risposte alle sfide del nostro tempo. Un esempio di coerenza e di passione che continua a ispirare chi crede in un futuro diverso.
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