La stretta di Putin sull'Ucraina: prospettive di smembramento

La stretta di Putin sull

Surkov, il mago del Cremlino: "L'Ucraina verrà smembrata"

Vladislav Surkov, l'enigmatico ideologo del Cremlino soprannominato il "Mago", ha ribadito la visione di Mosca sull'Ucraina, definendola uno "Stato artificiale" privo di confini naturali. Questa dichiarazione, emersa in un contesto di crescente escalation del conflitto, getta luce sulla strategia russa e sulle ambizioni territoriali a lungo termine. La scelta di Sergey Beseda, capo del servizio di intelligence militare russo (GRU) accusato di aver pianificato il fallito colpo di stato contro Volodymyr Zelenskyy nel 2022, come negoziatore, sembra confermare una linea dura.


"Il mondo russo non ha confini", ha affermato Surkov, riecheggiando la narrativa espansionistica che ha caratterizzato l'azione di Mosca negli ultimi anni. Questa visione, spiegata da alcuni analisti come una giustificazione ideologica per l'invasione e le successive azioni militari, suggerisce una prospettiva di lungo termine che va ben oltre la semplice conquista di territori.


La scelta di Beseda come rappresentante russo rafforza l'ipotesi di una strategia aggressiva. Beseda, coinvolto in numerose operazioni contro l'Ucraina, rappresenta una figura chiave all'interno del cerchio magico di Vladimir Putin, un segnale che indica una preferenza per soluzioni militari o comunque dettate da una linea estremamente dura nei negoziati.


Fonti vicine al Cremlino hanno confermato che l'obiettivo finale è lo smembramento dell'Ucraina, un'affermazione che suscita profonde preoccupazioni a livello internazionale. Questa strategia, se confermata, potrebbe avere conseguenze devastanti sulla stabilità regionale e mondiale. La dichiarazione di Surkov, lungi dall'essere un'opinione marginale, rappresenta un'ulteriore conferma della visione geopolitica di Mosca e delle sue ambizioni di ridisegnare la mappa dell'Europa orientale.


L'escalation del conflitto e le dichiarazioni di figure chiave come Surkov e la scelta di Beseda come negoziatore indicano una profonda crisi nelle relazioni internazionali e una situazione geopolitica estremamente tesa. La comunità internazionale deve essere preparata ad affrontare le possibili conseguenze di una strategia russa così radicale e potenzialmente distruttiva.


L'attenzione si concentra ora sulle reazioni internazionali a queste affermazioni e sulla possibilità di un'escalation ulteriore del conflitto. La comunità internazionale è chiamata a una risposta forte e unita per evitare un'ulteriore destabilizzazione della regione.

(22-03-2025 01:00)