Ecco un possibile titolo riformulato: **Ventotene, Cohn-Bendit attacca Meloni: "Nostalgia fascista. La sinistra italiana dorme!"**

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Ventotene, Cohn-Bendit tuona: "Meloni e l'ombra del fascismo, la sinistra dorme!"
Ventotene, isola simbolo dell'Europa unita, ha ospitato un acceso dibattito sul futuro del continente e sulle sue radici storiche. Al centro dell'attenzione, il Manifesto di Ventotene, scritto nel 1941 da Altiero Spinelli in un carcere fascista. Un documento che, come ha sottolineato l'intellettuale francese Daniel Cohn-Bendit, rimane di straordinaria attualità, incarnando la necessità di un'Europa unita per contrastare i pericolosi rigurgiti nazionalistici.
Cohn-Bendit, figura storica del '68 e convinto europeista, non ha usato mezzi termini: "Il Manifesto di Ventotene è un monito costante. Ci ricorda i pericoli del passato e ci indica la strada per un futuro di pace e prosperità." Ma il suo intervento non si è limitato a una celebrazione del documento di Spinelli. L'ex europarlamentare ha lanciato un duro attacco all'attuale governo italiano, accusando la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni di non aver ancora compiutamente preso le distanze dal fascismo. "Meloni", ha affermato Cohn-Bendit, "continua a difendere, seppur velatamente, idee che rimandano a un passato che credevamo superato."
L'affondo non si è fermato qui. Cohn-Bendit ha poi rivolto un appello alla sinistra italiana, accusandola di eccessiva timidezza e di mancanza di visione. "La sinistra italiana", ha dichiarato, "deve svegliarsi! Deve smetterla di inseguire le polemiche quotidiane e tornare a proporre un'alternativa credibile, basata sui valori dell'antifascismo e dell'europeismo." Ha poi concluso: "Il silenzio è complice. Non possiamo permetterci di assistere passivamente al ritorno di spettri che hanno insanguinato l'Europa." L'eco delle sue parole risuona ancora tra le vie dell'isola pontina, un monito per il presente e una sfida per il futuro.
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