Autovelox: via libera ai dispositivi omologati dal 2017, stop ai ricorsi

Stop ai ricorsi sugli autovelox: arriva la svolta
Una decisione che cambierà radicalmente il panorama delle contestazioni per eccesso di velocità: il Ministero dei Trasporti ha emanato un decreto che omologa tutti i dispositivi di rilevamento della velocità approvati a partire dal 2017. Questo significa che saranno definitivamente archiviati numerosi ricorsi presentati negli ultimi anni, aprendo la strada a una maggiore efficacia del sistema di controllo della velocità sulle strade italiane.
La novità, di grande impatto per automobilisti e amministrazioni, è contenuta in un decreto ministeriale che dovrà ottenere il via libera dell'Unione Europea entro il prossimo giugno. Si tratta di un passaggio fondamentale per garantire la piena validità delle nuove disposizioni a livello nazionale. L’obiettivo principale è quello di semplificare le procedure di contestazione e di ridurre il numero di ricorsi, spesso lunghi e complessi, che intasavano i tribunali e rallentavano l’iter di giustizia.
Secondo fonti ministeriali, la scelta di omologare retroattivamente tutti i dispositivi approvati dal 2017 è stata dettata dalla necessità di dare maggiore certezza giuridica alle sanzioni per eccesso di velocità. In passato, infatti, la varietà di modelli di autovelox e la mancanza di una normativa univoca avevano generato numerosi contenziosi, con conseguenti difficoltà di applicazione delle norme e incertezze per gli automobilisti.
Con questo provvedimento, invece, si punta a creare un sistema più chiaro e trasparente, garantendo la validità delle rilevazioni effettuate con tutti i dispositivi omologati negli ultimi anni. Questo dovrebbe contribuire a rendere le strade più sicure, scoraggiando comportamenti scorretti alla guida e riducendo il numero di incidenti stradali. La maggiore efficacia del sistema di controllo potrebbe inoltre portare ad un aumento delle entrate derivanti dalle multe, risorse che potrebbero essere reinvestite in progetti di miglioramento della sicurezza stradale.
La “scure” sui ricorsi, però, non è priva di criticità. Molti automobilisti, infatti, potrebbero trovarsi a dover pagare multe precedentemente contestate e magari già oggetto di ricorsi in corso. La semplificazione del sistema, se da un lato assicura maggiore efficienza, dall'altro potrebbe comportare un aumento del carico amministrativo per gli enti preposti alla gestione delle infrazioni. La fase di transizione e l’applicazione pratica del decreto saranno quindi cruciali per valutare l’effettiva portata di questa svolta normativa. Sarà necessario monitorare attentamente gli effetti del provvedimento e, se necessario, apportare eventuali correttivi per garantire un’applicazione equa ed efficace.
Il Ministero dei Trasporti si è impegnato a fornire maggiori dettagli sull’attuazione del decreto nei prossimi mesi, garantendo trasparenza e chiarezza in merito alle nuove procedure. La pagina web del Ministero sarà aggiornata con tutte le informazioni relative al provvedimento.
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