Bagnoli: protesta contro i ministri, si chiede giustizia per le vittime

Bagnoli: Corteo di protesta contro i Ministri Valditara, Piantedosi e Salvini
Bagnoli, 27 Ottobre 2024 - Un fiume umano di decine di abitanti dei Campi Flegrei ha percorso oggi le strade di Bagnoli, manifestando la propria indignazione nei confronti dei Ministri dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, dell'Interno, Matteo Piantedosi, e delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Il corteo, partito dal centro di Bagnoli, si è diretto verso la Città della Scienza, dove i tre ministri erano riuniti per un'iniziativa sulla sicurezza. La protesta, vibrante e sentita, ha visto i cittadini sfilare con striscioni e cartelli che riportavano slogan come "Non vogliamo contare i morti" e "Sicurezza sì, ma per tutti".
La manifestazione è nata dalla crescente preoccupazione per la situazione di degrado e abbandono in cui versa una parte del territorio dei Campi Flegrei, un'area ad alto rischio vulcanico che necessita di interventi urgenti e incisivi in materia di sicurezza e protezione civile. I manifestanti lamentano la mancanza di investimenti adeguati e una scarsa attenzione da parte delle istituzioni verso le loro istanze, accusando i ministri di ipocrisia e di gestire la sicurezza solo in termini di ordine pubblico, trascurando le reali necessità della popolazione.
"Non siamo qui per fare polemica fine a se stessa" – ha dichiarato uno dei portavoce del corteo, visibilmente emozionato – "ma per chiedere azioni concrete, per vedere finalmente investimenti reali nella sicurezza del nostro territorio, una sicurezza che non si limita al controllo del territorio ma si concentra sulla prevenzione e sulla salvaguardia delle vite umane". La protesta ha evidenziato la profonda frustrazione di una comunità che si sente abbandonata e che chiede un impegno concreto da parte del governo per affrontare i problemi che da anni affliggono la zona.
Il corteo si è concluso davanti alla Città della Scienza, dove i manifestanti hanno consegnato una lettera aperta ai ministri, ribadendo le proprie richieste e la determinazione a continuare la lotta per la difesa dei propri diritti e della propria sicurezza. L'eco della protesta dei cittadini di Bagnoli risuona come un grido di allarme, un appello urgente ad affrontare con serietà e impegno le fragilità di un territorio che vive con l'ombra costante del rischio vulcanico e la pesante eredità di un passato di abbandono.
L'evento è stato seguito da numerosi media locali e nazionali.
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