Bagnoli: corteo anti-governo si ritira dopo lo slogan sui morti

Bagnoli: corteo anti-governo si ritira dopo lo slogan sui morti

Bagnoli: Marcia di protesta contro il Governo si ferma, nessun forzamento dei blocchi

Bagnoli (NA), - Una manifestazione partita dal centro di Bagnoli diretta verso la Città della Scienza si è conclusa con una inattesa inversione di marcia. Il corteo, organizzato dal Comitato Assemblea Popolare, si è fermato a poca distanza dalle forze dell'ordine che avevano predisposto un blocco stradale, senza tentare alcun forzamento. Un gesto significativo, che segna una svolta rispetto alle aspettative, considerato il tono acceso delle dichiarazioni precedenti all'evento.

"Non vogliamo contare i morti," questo il grido più forte dei manifestanti, che hanno espresso la loro forte opposizione alle politiche del Governo. La protesta, incentrata su questioni socio-economiche e sulla crisi energetica, ha visto la partecipazione di centinaia di persone provenienti da tutta la regione. Secondo alcuni testimoni, l'atmosfera è stata inizialmente tesa, ma la decisione di non sfondare il cordone di sicurezza ha permesso di evitare scontri.

Un incontro inaspettato ha poi caratterizzato la giornata: i Ministri Matteo Salvini e Matteo Piantedosi hanno incontrato i rappresentanti del Comitato Assemblea Popolare, aprendo un dialogo che ha contribuito alla decisione di interrompere la marcia. I dettagli della conversazione non sono stati resi pubblici, ma fonti vicine alla trattativa parlano di un tentativo di mediazione da parte del Governo.

La scelta del Comitato di tornare indietro ha sorpreso molti osservatori. Alcuni analisti interpretano questo gesto come un segnale di apertura al dialogo, altri come una dimostrazione di forza contenuta, in grado di mantenere alta la tensione senza degenerare in scontri violenti. Resta da capire quale sia la strategia a lungo termine del Comitato Assemblea Popolare e se questa manifestazione rappresenti un punto di svolta nella protesta sociale o una semplice pausa tattica.

La giornata di oggi lascia spazio a molte riflessioni. La scelta di evitare lo scontro diretto, in un contesto di crescente malcontento sociale, apre interrogativi sulla reale efficacia delle forme di protesta più radicali e sulle possibilità di un confronto costruttivo tra le istituzioni e la società civile. L'evolversi della situazione merita di essere seguito con attenzione.

Seguiranno aggiornamenti.

(21-03-2025 22:57)