Valditara difende la correttezza linguistica nelle comunicazioni scolastiche

Valditara difende la correttezza linguistica nelle comunicazioni scolastiche

Valditara contro gli asterischi: la circolare che divide le scuole

Una nuova circolare del Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, sta suscitando polemiche nel mondo scolastico. Il documento, inviato a tutte le scuole italiane, ammonisce contro l'utilizzo di segni grafici "non conformi" nelle comunicazioni istituzionali, puntando il dito in particolare contro l'uso di asterischi e dello schwa, la vocale neutra rappresentata con la lettera ə.

Secondo il Ministro, l'impiego di questi simboli rischia di compromettere la chiarezza e l'uniformità della comunicazione, minando il rispetto per la lingua italiana. La circolare richiama, quindi, all'importanza di utilizzare un linguaggio preciso e formale, adottando la corretta grafia italiana in tutte le comunicazioni ufficiali. "Nelle comunicazioni ufficiali serve rispetto per l’italiano", ha dichiarato Valditara, sottolineando la necessità di un linguaggio chiaro e accessibile a tutti.

La decisione, però, non è stata accolta senza critiche. Molti insegnanti e dirigenti scolastici si sono detti perplessi di fronte a questa imposizione, ritenendola eccessivamente rigida e poco adatta alla complessità del linguaggio contemporaneo. L'uso di asterischi, ad esempio, è diffuso per indicare omissioni o per motivi di privacy, mentre lo schwa è utilizzato in ambiti linguistici specifici, come la trascrizione fonetica. Alcuni critici hanno persino parlato di "censura", accusando il Ministro di voler imporre una visione troppo tradizionale e normativa della lingua italiana.

La discussione si concentra anche sul ruolo della scuola nella promozione di un linguaggio inclusivo. Alcuni sostengono che l'uso di simboli come lo schwa possa contribuire a una maggiore comprensione di dialetti e lingue minoritarie, facilitando l'integrazione degli alunni provenienti da contesti linguistici diversi. Altri, al contrario, ritengono che l'uso di tali simboli possa creare confusione e rendere meno accessibile la comunicazione istituzionale per gli studenti.

La circolare di Valditara, dunque, ha acceso un dibattito acceso sulla relazione tra lingua italiana, inclusione e comunicazione istituzionale, un dibattito che promette di proseguire nelle prossime settimane. La questione sollevata dal Ministro pone interrogativi importanti sul ruolo della scuola nella gestione del linguaggio e sulla necessità di trovare un equilibrio tra rigore formale e inclusività comunicativa. Resta da vedere come le scuole si adegueranno a questa nuova direttiva e quali saranno le conseguenze concrete sul modo di comunicare all'interno degli istituti scolastici italiani. Il tema, indubbiamente, merita ulteriori approfondimenti e riflessioni.

(21-03-2025 15:48)