Paragon, Meta e Apple nel mirino: accuse di spionaggio contro dissidenti e giornalisti

Paragon, Meta e Apple nel mirino: accuse di spionaggio contro dissidenti e giornalisti

Paragon, Meta e Apple lanciano l'allarme: spyware usati contro civili, anche lo staff di Kamala Harris nel mirino

Un'ombra inquietante si allunga sul mondo della sicurezza digitale. Un rapporto di Citizen Lab, dettagliatamente documentato in note e allegati, rivela uno schema ricorrente di attacchi con spyware mirati a civili, tra cui membri dello staff della vicepresidente americana Kamala Harris. L'allarme è stato lanciato dai colossi tecnologici Meta e Apple, che hanno puntato il dito contro il software di sorveglianza Paragon, descrivendolo come un'arma utilizzata contro oppositori politici e giornalisti.

Il rapporto di Citizen Lab dipinge un quadro allarmante. Non si tratta di episodi isolati, ma di una strategia sistematica di sorveglianza illegale. L'utilizzo di spyware sofisticati, come quello individuato, permette di violare la privacy di individui e raccogliere informazioni sensibili senza il loro consenso. Questo viola i diritti fondamentali e mina la fiducia nella sicurezza digitale.

La gravità della situazione è amplificata dal fatto che anche lo staff della vicepresidente Harris sia stato colpito. Questo dimostra come l'utilizzo di questo tipo di tecnologia non si limiti a bersagli specifici, ma possa estendersi a livelli di potere elevati, minacciando la sicurezza nazionale e la stabilità democratica.

Meta e Apple, nel denunciare l'accaduto, hanno sottolineato la necessità di una maggiore trasparenza e regolamentazione nel settore della sorveglianza digitale. Chiedono una maggiore collaborazione internazionale per contrastare l'utilizzo illecito di spyware e proteggere i cittadini da queste minacce pervasive. L'impegno congiunto delle due aziende tecnologiche rappresenta un segnale importante nella lotta contro questa forma di abuso tecnologico.

L'utilizzo di Paragon, secondo le indagini, non si limita a singoli casi. Citizen Lab ha documentato una serie di attacchi contro attivisti per i diritti umani, giornalisti investigativi e oppositori politici in diverse parti del mondo. Questa diffusione globale sottolinea la necessità di una risposta coordinata a livello internazionale per contrastare questa grave minaccia alla sicurezza e alla libertà di espressione. La comunità internazionale deve agire con decisione per contrastare l'uso illecito dello spyware e garantire la protezione dei diritti fondamentali dei cittadini.

La vicenda solleva interrogativi cruciali sulla necessità di un'adeguata regolamentazione del settore e sull'importanza della trasparenza nell'utilizzo di tecnologie di sorveglianza. L'auspicio è che questo caso, con la sua portata significativa, spinga le istituzioni a intervenire con efficacia per prevenire futuri abusi e garantire un cyberspazio più sicuro e rispettoso dei diritti umani.

Il rapporto completo di Citizen Lab è disponibile online qui.

(21-03-2025 12:02)