Trump contro la Fed: pressione sui tassi in vista dei dazi

Trump attacca la Fed: "Abbassate i tassi, arrivano i dazi!"
La decisione della Federal Reserve di mantenere invariati i tassi di interesse ha scatenato l'ira del presidente Trump. Un attacco frontale, senza mezzi termini, che arriva a poche ore dalla comunicazione ufficiale di Washington. "La Fed farebbe meglio ad abbassare i tassi di interesse", ha tuonato il presidente degli Stati Uniti, evidenziando il timore di un impatto negativo dei dazi sulle imprese americane.La Banca Centrale americana, come ampiamente previsto dagli analisti, ha optato per la stabilità, confermando il tasso sui federal funds nell'attuale range dello 0,00%-0,25%. Una scelta che, secondo molti osservatori, riflette una certa cautela di fronte alle incertezze economiche globali. Tuttavia, questa decisione non è stata accolta positivamente dalla Casa Bianca.
"Stiamo assistendo ad un rallentamento economico globale," ha affermato Trump in un comunicato stampa. "I dazi, seppur necessari per proteggere l'industria americana, potrebbero avere un impatto negativo sulle imprese. La Fed ha il dovere di contrastare questo effetto, abbassando i tassi per sostenere la crescita."
L'intervento di Trump riaccende il dibattito sul ruolo della Federal Reserve e sulla sua indipendenza politica. Il presidente, da sempre critico nei confronti della politica monetaria della Fed, ha più volte accusato l'istituzione di ostacolare la sua agenda economica. Questa nuova uscita, legata all'imminente entrata in vigore di nuovi dazi, alimenta ulteriormente le tensioni tra la Casa Bianca e la Banca Centrale.
Gli esperti economici sono divisi sull'opportunità di un taglio dei tassi in questo momento. Alcuni sostengono che un intervento della Fed sarebbe prematuro e potrebbe alimentare l'inflazione, mentre altri ritengono che sia necessario un supporto monetario per mitigare l'impatto dei dazi sulla crescita economica. La situazione resta quindi complessa e l'attesa è alta per le prossime mosse della Federal Reserve e per le eventuali reazioni della Casa Bianca. Il futuro dell'economia americana sembra, dunque, dipendere da un delicato equilibrio tra politica monetaria e politica commerciale.
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