Scetticismo ucraino su un accordo con Mosca

Scetticismo ucraino su un accordo con Mosca

Agenda fitta, ma Kiev resiste: Mosca e Arabia Saudita cercano la pace in Ucraina

I negoziati di pace in Arabia Saudita tra Ucraina e Russia, svoltisi a Jeddah a inizio agosto 2023, si sono conclusi con un'agenda decisamente fitta, ma con scarsi segnali di un imminente accordo. La delegazione russa, guidata da Dmitrij Medvedev, ha presentato le proprie proposte, sottolineando la necessità di un cessate il fuoco immediato e di colloqui diretti con Kiev. Tuttavia, la delegazione ucraina ha mostrato una chiara riluttanza ad accettare le condizioni imposte da Mosca.

Secondo fonti diplomatiche presenti all'incontro, l'atmosfera è stata tesa, con posizioni fortemente contrastanti su temi cruciali come il ritorno dei territori occupati, le garanzie di sicurezza per l'Ucraina e lo status della Crimea. Le discussioni si sono concentrate su punti chiave del piano di pace proposto da Kiev, ma la controparte russa sembra non aver mostrato particolare apertura al dialogo costruttivo.

La partecipazione di rappresentanti di circa 40 paesi, tra cui Cina, India e Brasile, ha sottolineato l'importanza internazionale della questione ucraina e la ricerca di una soluzione diplomatica. L'Arabia Saudita, paese ospitante, ha svolto un ruolo di mediazione discreto ma significativo, cercando di facilitare un dialogo costruttivo tra le parti. Tuttavia, la profonda divergenza tra le posizioni di Mosca e Kiev rimane un ostacolo significativo.

L'esito dei negoziati appare, al momento, incerto. Mentre alcuni analisti vedono nella partecipazione di numerosi paesi un segnale di speranza per una futura risoluzione del conflitto, altri sottolineano la persistente mancanza di fiducia reciproca tra le parti in causa. La strada verso la pace in Ucraina rimane quindi ancora lunga e tortuosa.

La mancanza di progressi concreti getta un'ombra sulla possibilità di una risoluzione rapida e pacifica del conflitto. L'impegno internazionale rimane fondamentale per spingere le parti coinvolte a trovare un terreno comune e a prioritizzare una soluzione diplomatica, evitando un'ulteriore escalation del conflitto con conseguenze imprevedibili per la stabilità regionale e globale.

(19-03-2025 12:15)