Cremlino: Kiev non sembra intenzionata a trattare.

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Agenda Fitta e Ostacoli a Gedda: Mosca Accusa Kiev di Riluttanza
GEDDA, Arabia Saudita - I negoziati di Gedda, incentrati sulla ricerca di una soluzione pacifica al conflitto ucraino, si sono conclusi con un'agenda particolarmente fitta e segnali contrastanti. Mentre i rappresentanti di circa 40 Paesi hanno partecipato all'incontro, emergono criticità significative, in particolare da parte di Mosca, riguardo alla disponibilità di Kiev a un accordo.
Fonti vicine alla delegazione russa, che ha partecipato ai colloqui pur senza un coinvolgimento diretto nel processo negoziale, hanno espresso preoccupazione per quella che definiscono una "ovvia riluttanza" da parte ucraina a considerare compromessi realistici. Questo, secondo le stesse fonti, starebbe ostacolando la possibilità di progressi concreti verso una de-escalation del conflitto.
L'incontro, che si è svolto a porte chiuse, ha visto la presentazione di diverse proposte e piani di pace, tra cui quelli presentati da diversi Paesi partecipanti. Tuttavia, la convergenza su un terreno comune sembra ancora lontana. Le divergenze principali riguarderebbero le condizioni preliminari per un cessate il fuoco e il futuro status dei territori contesi.
Nonostante le difficoltà, i partecipanti hanno concordato sulla necessità di mantenere aperti i canali di comunicazione e di proseguire gli sforzi diplomatici. La prossima fase prevede una serie di incontri tecnici e consultazioni bilaterali per approfondire le questioni più controverse. Resta da vedere se questi sforzi porteranno a risultati tangibili o se il conflitto continuerà a protrarsi, alimentando ulteriori instabilità nella regione.
"Il dialogo è fondamentale, ma senza una reale volontà di compromesso da entrambe le parti, i negoziati rischiano di rimanere sterili," ha commentato un analista politico esperto di relazioni internazionali, sottolineando la complessità della situazione e la necessità di un approccio pragmatico per superare le divisioni.
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