Bertulazzi, ex Br: ancora un esule?

Bertulazzi, ex Br: ancora un esule?

La Giustizia Argentina respinge l'estradizione: Bertulazzi resta "rifugiato"

Buenos Aires, - Una clamorosa vittoria per Mario Bertulazzi, ex membro dei Brigate Rosse. La Corte Suprema di Giustizia argentina ha respinto la richiesta di estradizione avanzata dall'Italia, confermando così lo status di rifugiato politico dell'ex terrorista. La decisione, pubblicata nelle ultime ore, chiude un lungo e complesso iter giudiziario iniziato anni fa, ponendo fine alle speranze italiane di vederlo processato nel nostro paese per i reati commessi durante gli anni di piombo.

La sentenza si basa su una valutazione approfondita delle prove presentate da entrambe le parti. Secondo la Corte, non vi sarebbero sufficienti garanzie che Bertulazzi, una volta estradato, non subirebbe violazioni dei suoi diritti fondamentali. La decisione tiene conto, in particolare, delle preoccupazioni sollevate sulla possibilità di subire torture o trattamenti inumani e degradanti, considerando le condizioni carcerarie italiane e il timore di un processo non equo.

La notizia ha suscitato immediate reazioni. Il Ministro della Giustizia italiano ha espresso forte disappunto per la decisione argentina, definendola "inaccettabile" e annunciando l'intenzione di esplorare tutte le possibili vie legali per ottenere la revisione della sentenza. Al contempo, associazioni per i diritti umani hanno accolto la decisione della Corte Suprema argentina con favore, sottolineando l'importanza della protezione dei rifugiati politici e la necessità di garantire processi equi e rispettosi dei diritti umani in ogni circostanza.

Il caso Bertulazzi rappresenta un precedente significativo nelle relazioni italo-argentine in materia di giustizia internazionale. La decisione della Corte Suprema argentina apre un dibattito complesso sulle garanzie di un processo giusto a livello internazionale e sulla delicatezza del bilanciamento tra la richiesta di giustizia per le vittime del terrorismo e la tutela dei diritti fondamentali degli imputati. La vicenda, certamente, non è chiusa e le sue implicazioni saranno oggetto di analisi e discussione per lungo tempo.

Il percorso giudiziario di Bertulazzi in Argentina è stato lungo e tortuoso, contraddistinto da ricorsi e appelli. La sua permanenza nel paese sudamericano, dunque, si protrae, generando ancora una volta accese polemiche e alimentando il dibattito sulle politiche internazionali in materia di estradizione e diritti umani. La vicenda è destinata a rimanere per molto tempo al centro del dibattito pubblico.

(19-03-2025 22:10)