Bertulazzi, ex Br: ancora un esule.

Bertulazzi, ex Br: ancora un esule.

La Giustizia Argentina respinge l'estradizione: Bertulazzi resta rifugiato

Buenos Aires, -

Una importante vittoria per l'ex terrorista delle Brigate Rosse, Cesare Bertulazzi. La Corte Suprema di Giustizia argentina ha respinto la richiesta di estradizione avanzata dall'Italia, confermando lo status di rifugiato politico per l'uomo condannato in contumacia per il sequestro di Aldo Moro. La decisione, giunta dopo anni di battaglie legali, rappresenta un duro colpo per le autorità italiane che da tempo cercavano di ottenere il rimpatrio di Bertulazzi per scontare la pena.

La sentenza, resa pubblica nelle scorse ore, si basa su una attenta valutazione della situazione politica e sociale in Italia al momento dei fatti contestati a Bertulazzi, sottolineando l'esistenza di un concreto rischio di persecuzione politica qualora venisse estradato. La Corte ha preso in considerazione la documentazione presentata dalla difesa, che ha puntualmente evidenziato le presunte violazioni dei diritti umani accadute in Italia nel periodo considerato.

La notizia ha suscitato reazioni contrastanti. Mentre il Ministero degli Esteri italiano ha espresso "profondo rammarico" per la decisione, le organizzazioni per i diritti umani che seguono il caso hanno accolto la sentenza come una conferma del principio di non refoulement, un cardine del diritto internazionale.

Il legale di Bertulazzi ha commentato la sentenza con queste parole: "Siamo soddisfatti della decisione della Corte Suprema. Si tratta di una vittoria per la giustizia e per i diritti umani. La sentenza conferma che in Argentina è garantita la tutela dei rifugiati politici".

Il caso Bertulazzi resta un capitolo complesso e controverso nella storia delle relazioni italo-argentine. La decisione della Corte Suprema apre un ulteriore capitolo, sollevando interrogativi sulla giurisdizione internazionale e sul delicato equilibrio tra giustizia e tutela dei diritti umani. La strada per una eventuale estradizione futura appare ora ancora più impervia. Le autorità italiane, per ora, non hanno ancora annunciato quali saranno le prossime mosse.

L'attenzione mediatica sul caso resta alta, con esperti di diritto internazionale che dibatteranno a lungo le implicazioni di questa importante pronuncia.
La vicenda, che ha appassionato l'opinione pubblica per anni, continua a generare dibattito e a porre domande complesse sul delicato tema dell'estradizione e sulla tutela dei rifugiati politici.

(19-03-2025 22:10)