Elly Schlein accusa Meloni: governo senza legittimità

Scontro sul ReArmEu: Schlein accusa Meloni di "inchiostro simpatico"
Lo scontro politico sul piano europeo ReArmEu è arrivato a livelli febbrili. Elly Schlein, leader del Partito Democratico, ha attaccato duramente la premier Giorgia Meloni, accusandola di mancanza di agibilità politica e di aver approvato una risoluzione "scritta con inchiostro simpatico". L'occasione è stata la divergenza di posizioni all'interno della maggioranza di governo riguardo al piano di riarmo europeo.
"La Lega ha detto che lei non ha il mandato per approvare il piano ReArmEu a Bruxelles", ha ricordato Schlein, sottolineando la mancanza di compattezza all'interno del governo. "Avete tre posizioni diverse. Dalla vostra risoluzione spariti la difesa comune e il piano di riarmo. Ti credo che siete compatti: non c'è scritto nulla", ha aggiunto la leader dem, evidenziando l'apparente svuotamento del testo della risoluzione governativa.
L'accusa di "inchiostro simpatico" è particolarmente pesante e suggerisce che la risoluzione approvata dal governo Meloni sarebbe in realtà priva di sostanza, una sorta di documento vuoto predisposto solo per una mera apparenza di accordo. Schlein ha puntato il dito contro la mancanza di chiarezza e di una linea politica univoca del governo in materia di difesa europea, evidenziando le discrepanze tra le dichiarazioni pubbliche e il contenuto effettivo dei documenti presentati a Bruxelles.
La replica di Meloni non si è fatta attendere, ma la polemica resta accesa. La questione del ReArmEu, e più in generale la politica di difesa europea, si conferma un terreno di forte scontro politico, con le opposizioni che attaccano il governo per le sue presunte contraddizioni e per la scarsa trasparenza sulle decisioni prese a livello europeo. L'episodio evidenzia le difficoltà che l'esecutivo sta incontrando nel gestire le diverse sensibilità interne alla maggioranza e nel definire una posizione chiara e unitaria sulla scena internazionale.
La vicenda solleva interrogativi importanti sul ruolo dell'Italia nell'ambito della politica di difesa comune europea e sulla capacità del governo di rappresentare efficacemente gli interessi nazionali a livello comunitario. Le prossime settimane saranno cruciali per capire come si evolverà la situazione e quali saranno le conseguenze di questo acceso scontro politico.
Si attende ora una risposta ufficiale della Lega e di altri componenti del governo, per chiarire le posizioni e fornire maggiori dettagli sulle decisioni prese in merito al piano ReArmEu. La questione è di fondamentale importanza per il futuro della difesa europea e per il ruolo dell'Italia all'interno dell'Unione Europea.
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