Dazi Usa: Draghi denuncia lo sconvolgimento dell'ordine internazionale

Draghi: Dazi USA sconvolgono l'ordine internazionale, forte impatto su imprese italiane ed europee
Mario Draghi, consulente speciale della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, ha lanciato un allarme sulle conseguenze dei dazi statunitensi sull'economia europea e, in particolare, su quella italiana. In una recente dichiarazione, Draghi ha affermato che le politiche protezionistiche americane stanno causando un profondo sconvolgimento dell'ordine internazionale, con ripercussioni significative per le imprese del Vecchio Continente."Avranno un forte impatto su imprese italiane ed europee," ha dichiarato Draghi, sottolineando la gravità della situazione. L'ex presidente del Consiglio ha evidenziato come la crescente incertezza creata dai dazi statunitensi stia minando la fiducia degli investitori e frenando la crescita economica. Le aziende, soprattutto quelle più esposte al mercato americano, si trovano a dover affrontare sfide sempre più complesse, dovendo gestire costi aggiuntivi e incertezze legate alle future politiche commerciali.
L'analisi di Draghi si concentra non solo sugli aspetti economici diretti, ma anche sulle implicazioni geopolitiche di queste misure. La crescente frammentazione del commercio globale, secondo l'ex premier, indebolisce la cooperazione internazionale e alimenta tensioni tra le principali potenze economiche. Questa situazione, ha aggiunto, rende più difficile affrontare sfide comuni come la lotta al cambiamento climatico e la gestione delle crisi globali.
Le parole di Draghi rappresentano un monito per le istituzioni europee e italiane. È necessario, secondo l'ex presidente della BCE, un'azione coordinata e decisa per contrastare il protezionismo e difendere gli interessi delle imprese europee. Questo potrebbe includere una maggiore integrazione del mercato unico europeo, un rafforzamento della politica commerciale comune e una più efficace cooperazione internazionale per promuovere un commercio libero e equo. La sfida, ha concluso Draghi, è quella di costruire un sistema economico globale più robusto e resiliente, capace di affrontare le nuove sfide del XXI secolo.
L'impatto dei dazi USA si fa sentire in diversi settori, dalle auto all'agroalimentare, con conseguenze potenzialmente devastanti per l'occupazione e la crescita economica. L'Unione Europea deve quindi reagire con fermezza e determinazione, coordinando le proprie azioni per mitigare i danni e difendere i propri interessi strategici. La situazione richiede un'attenzione costante e una risposta politica adeguata, capace di garantire la competitività delle imprese italiane ed europee sul mercato globale.
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