Mario Draghi: Investimenti RearmEU, forse 800 miliardi non bastano più

Mario Draghi: Investimenti RearmEU, forse 800 miliardi non bastano più

Draghi: "800 miliardi per il RearmEu? Forse ora servono di più. Coinvolgere il settore privato"

L'ex Premier Mario Draghi presenta il suo Rapporto sulla competitività, lanciando un appello per un'azione decisa a sostegno dell'economia italiana, in un contesto internazionale segnato dai dazi di Trump e dal piano di riarmo europeo.

ROMA - L'ombra dei dazi imposti dall'amministrazione Trump e le sfide poste dal piano europeo di riarmo, il RearmEu, hanno fatto da sfondo alla presentazione del Rapporto sulla competitività elaborato dall'ex Presidente del Consiglio Mario Draghi. Un documento che non si limita a fotografare la situazione economica attuale, ma propone soluzioni concrete per rilanciare la crescita e la competitività del Paese.

Draghi, intervenendo alla presentazione, ha sottolineato l'urgenza di un intervento strutturale ed efficace. "L'impatto dei dazi americani e la necessità di adeguare le nostre difese in un contesto geopolitico in continua evoluzione richiedono una risposta forte e coordinata", ha affermato l'ex premier. Ha poi aggiunto: "Gli 800 miliardi stanziati per il RearmEu potrebbero non essere sufficienti. Occorre una rivalutazione del piano e, soprattutto, un maggiore coinvolgimento del settore privato, che potrebbe contribuire con innovazione e investimenti strategici".

Il Rapporto, analizzando diversi settori chiave dell'economia italiana, evidenzia le criticità esistenti e propone una serie di riforme mirate a migliorare l'efficienza, la produttività e l'attrattività del mercato italiano per gli investimenti esteri. Tra le proposte, spiccano misure per semplificare la burocrazia, ridurre il cuneo fiscale, potenziare gli investimenti in ricerca e sviluppo e promuovere la digitalizzazione dell'economia.

"Non possiamo permetterci di perdere ulteriore terreno rispetto ai nostri competitor europei e globali", ha avvertito Draghi. "La competitività non è un optional, ma una condizione necessaria per garantire la crescita economica, la creazione di posti di lavoro e il benessere dei cittadini."

La presentazione del Rapporto è stata accolta con un certo interesse da parte delle forze politiche, anche se non mancano le divergenze sulle misure da adottare. L'ex premier ha lanciato un appello all'unità nazionale, sottolineando l'importanza di un dialogo costruttivo tra governo, imprese e società civile per affrontare le sfide poste dalla congiuntura economica internazionale.

Il documento completo del Rapporto sulla competitività è disponibile qui (link alla pubblicazione ufficiale del documento). La pubblicazione del lavoro di Draghi riapre il dibattito sulla capacità dell'Italia di competere a livello globale e sulla necessità di un intervento strategico per rafforzare la propria posizione economica e geopolitica.

(18-03-2025 15:52)