Camera: Meloni legge il Manifesto di Ventotene, dichiarandolo estraneo alla sua visione d'Europa. Proteste in aula.

Caos alla Camera: Aula sospesa due volte dopo le parole di Meloni su Trump e il Manifesto di Ventotene
La seduta della Camera dei Deputati è stata sospesa per ben due volte a seguito della replica della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha suscitato forti reazioni dall'opposizione. La premier, intervenendo sul dibattito in corso sulle cinque risoluzioni presentate dalle opposizioni, ha difeso la sua visione dell'Europa e ha rilasciato dichiarazioni che hanno innescato un vero e proprio putiferio in aula.
Nel corso del suo intervento, Meloni ha affermato: “Trump è un leader forte che può porre le condizioni per una pace giusta”. Questa frase, giudicata da molti come una clamorosa presa di posizione a favore dell'ex presidente americano, ha scatenato le proteste veementi dei banchi dell'opposizione. Grida, fischi e accuse di connivenza con l'estrema destra hanno riempito l'emiciclo, portando alla prima sospensione dei lavori.
A peggiorare la situazione, la lettura da parte di Meloni di alcuni passaggi del Manifesto di Ventotene, ha aggiunto ulteriore benzina sul fuoco. “Non è la mia Europa”, ha dichiarato la premier dopo la lettura, ribadendo la sua distanza da alcuni principi fondanti del progetto europeo, alimentando così le polemiche già in corso.
La scelta di citare il Manifesto di Ventotene, documento storico che ha ispirato la costruzione dell'Unione Europea, è stata interpretata dall'opposizione come una provocazione, una dimostrazione di distacco dalle radici europeiste del paese. L'atmosfera si è surriscaldata ulteriormente, con accuse di scarsa sensibilità istituzionale rivolte al governo e cori di “Vergogna” da parte dei deputati dell'opposizione.
La seconda sospensione è stata necessaria per riportare la calma in aula dopo una serie di interventi infuocati che hanno visto i rappresentanti dei diversi schieramenti politici contrapporsi con toni accesi. L'attesa ora è per il voto sulle cinque risoluzioni presentate dalle opposizioni, voto che si preannuncia tutt'altro che semplice, data la tensione politica palpabile dopo gli eventi odierni. La situazione in Parlamento rimane dunque estremamente tesa, e le dichiarazioni della premier rischiano di avere conseguenze politiche importanti nei prossimi giorni.
Resta da capire quale sarà l'impatto di queste dichiarazioni sulla politica interna ed estera italiana, e se si aprirà una nuova fase di confronto istituzionale. La vicenda evidenzia le profonde divisioni presenti nel panorama politico italiano, e pone interrogativi sul ruolo dell'Italia all'interno dell'Unione Europea e sulle relazioni internazionali del paese.
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