Biden riabilita oltre 24mila dipendenti federali licenziati da Trump

Biden riabilita oltre 24mila dipendenti federali licenziati da Trump

Giudice ordina il reintegro di oltre 24.000 dipendenti federali licenziati da Trump

Una clamorosa sentenza ha scosso gli Stati Uniti. Un giudice federale ha ordinato la riassunzione di oltre 24.000 lavoratori pubblici licenziati da diciotto agenzie federali durante l'amministrazione Trump. La motivazione addotta per i licenziamenti, "bassa performance", è stata dichiarata dal giudice nulla e inconsistente.

La decisione, di portata storica, colpisce profondamente l'operato dell'ex presidente. Il giudice ha ritenuto che le procedure di licenziamento fossero viziate da irregolarità e mancanza di trasparenza, violando i diritti dei lavoratori. La sentenza rappresenta una significativa vittoria per i dipendenti federali che avevano contestato il licenziamento, sostenendo di essere stati vittime di una campagna di epurazioni politiche.

"La motivazione di 'bassa performance' è stata utilizzata come pretesto per licenziare dipendenti di valore, in molti casi senza un'adeguata valutazione delle loro competenze", ha dichiarato un rappresentante legale dei lavoratori, sottolineando la gravità delle violazioni procedurali riscontrate.

Ma le conseguenze della sentenza non si limitano al reintegro dei dipendenti. Il giudice ha anche bloccato lo smantellamento dell'Usaid, l'agenzia governativa per lo sviluppo internazionale, dichiarandolo incostituzionale. Questa decisione rappresenta un ulteriore colpo all'eredità dell'amministrazione Trump, che aveva cercato di ridurre drasticamente il ruolo degli Stati Uniti nella cooperazione internazionale.

Il processo di reintegro dei 24.000 dipendenti federali è già iniziato. Si tratta di un'operazione complessa e di lunga durata che richiederà un impegno significativo da parte delle agenzie coinvolte. L'amministrazione Biden, che ha accolto favorevolmente la sentenza, si è impegnata a garantire una transizione rapida ed efficiente. Questa vicenda evidenzia l'importanza della tutela dei diritti dei lavoratori e il ruolo fondamentale del sistema giudiziario nel garantire la legalità dell'operato del potere esecutivo.

L'avvio del reintegro rappresenta un momento chiave per la pubblica amministrazione americana, con implicazioni profonde per il futuro della gestione del personale federale e la politica estera degli Stati Uniti. La sentenza apre inoltre un dibattito sul controllo e sulla trasparenza delle procedure di licenziamento nella pubblica amministrazione, un aspetto cruciale per garantire il buon funzionamento delle istituzioni e la protezione dei diritti dei dipendenti pubblici.
La vicenda è destinata ad avere ripercussioni significative sulla scena politica americana nel lungo termine.

(18-03-2025 20:40)