Israele riprende i bombardamenti su Gaza: oltre 400 morti, Trump dà il via libera

Netanyahu: Guerra senza quartiere a Gaza, oltre 400 morti
La tregua è finita. Israele ha sferrato una pesante offensiva su Gaza in risposta all'attacco di Hamas, provocando una gravissima escalation del conflitto. Il bilancio, purtroppo, è già drammatico: oltre 400 palestinesi sono morti, secondo fonti mediche locali. Il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che il suo paese agirà contro Hamas con una forza sempre maggiore, promettendo una risposta decisa e implacabile. La situazione è estremamente critica, con migliaia di persone in fuga dalle loro case e gli ospedali sovraffollati.
"Agiremo con forza crescente contro Hamas fino a quando non sarà sconfitta", ha affermato Netanyahu in un discorso alla nazione, trasmesso in diretta televisiva. Le dichiarazioni del Premier israeliano sono state seguite da una nuova ondata di bombardamenti su diversi obiettivi nella Striscia di Gaza, tra cui infrastrutture civili ed edifici governativi. Secondo i resoconti dei media internazionali, le forze armate israeliane stanno impiegando armi potenti, causando distruzione su vasta scala.
La Casa Bianca ha rilasciato una dichiarazione a sostegno delle azioni di Israele. Il presidente Trump ha espresso piena solidarietà a Netanyahu, autorizzando l'invio di ulteriori aiuti militari. La posizione di Trump ha scatenato immediate reazioni critiche da parte di diverse organizzazioni internazionali, che hanno chiesto la fine delle ostilità e l'avvio di negoziati per una soluzione pacifica del conflitto. Le Nazioni Unite hanno lanciato un appello alla comunità internazionale per una mediazione urgente, sottolineando l'urgente necessità di proteggere i civili e impedire un'ulteriore escalation della violenza.
La comunità internazionale guarda con apprensione l'evolversi della situazione, temendo una nuova grave crisi umanitaria a Gaza. Le organizzazioni umanitarie sono in stato di allerta massima, impegnate a fornire assistenza medica e aiuti alle popolazioni colpite. La mancanza di accesso all'acqua potabile, all'elettricità e alle forniture mediche sta aggravando la situazione, già critica a causa dell'assedio di lunga durata imposto a Gaza. La gravità della situazione richiede un immediato intervento internazionale per evitare un ulteriore aumento del numero delle vittime e per riaprire le vie al dialogo e alla pace.
L'escalation del conflitto solleva gravi preoccupazioni per la stabilità regionale. La comunità internazionale deve agire con determinazione per favorire un cessate il fuoco immediato e per avviare un processo di pace duraturo, che affronti le cause profonde del conflitto e garantisca il rispetto dei diritti umani di tutti i cittadini coinvolti. Il mondo osserva con trepidazione gli sviluppi, pregando per la fine delle violenze e per il ritorno della pace in una regione martoriata da anni di conflitto.
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