Netanyahu e la fine della tregua: un calcolo politico?

Netanyahu e la fine della tregua: un calcolo politico?

Ben-Gvir torna nel governo israeliano: Netanyahu assicura i numeri per la legge di bilancio

Gerusalemme, - Itamar Ben-Gvir, leader del partito di estrema destra Otzma Yehudit, è nuovamente entrato a far parte del governo israeliano. La sua decisione, giunta dopo le dimissioni di gennaio in seguito al "scandaloso" accordo con Hamas, secondo le sue dichiarazioni, segna una svolta significativa nella fragile situazione politica del Paese. La mossa, a detta degli analisti, è stata orchestrata dal primo ministro Benjamin Netanyahu per assicurarsi i numeri necessari per approvare la legge di bilancio e superare indenne la crisi scatenata dal suo controverso tentativo di licenziare il capo dei servizi segreti, Ronen Bar.

La tensione tra Netanyahu e Ben-Gvir era palpabile nelle ultime settimane. Le dimissioni di quest'ultimo avevano lasciato il governo in una posizione precaria, rendendo difficile l'approvazione di provvedimenti cruciali. Il ritorno di Ben-Gvir, però, cambia radicalmente gli equilibri, offrendo a Netanyahu la maggioranza parlamentare necessaria per far passare la legge di bilancio e evitare una crisi di governo.

Secondo fonti vicine al primo ministro, la manovra politica di Netanyahu mirava a spezzare la tregua tra l'opposizione e parte della sua stessa coalizione, creando un clima di instabilità che avrebbe poi sfruttato a suo vantaggio. L'accordo con Ben-Gvir, pur con le sue implicazioni politiche e ideologiche, si presenta come una strategia di sopravvivenza per Netanyahu, che si trova ad affrontare numerose sfide interne ed esterne.

La decisione di Ben-Gvir è stata accolta con reazioni contrastanti. Mentre alcuni applaudono il ritorno alla stabilità governativa, altri criticano la debolezza dimostrata da Netanyahu nel cedere alle richieste dell'estremista di destra, considerando questa mossa un pericoloso precedente per il futuro del sistema politico israeliano. L'opposizione, dal canto suo, ha definito la situazione come un "atto di tradimento", accusando Netanyahu di aver sacrificato i principi democratici sull'altare del potere.

Le prossime settimane saranno cruciali per capire le conseguenze di questa svolta politica. L'approvazione della legge di bilancio rappresenta una sfida non da poco, ma Netanyahu, grazie al ritorno di Ben-Gvir, sembra avere ora le carte in regola per affrontarla e consolidare, almeno temporaneamente, la sua posizione. Il prezzo di questa stabilità, però, resta da valutare, in termini sia di coerenza politica che di impatto sociale a lungo termine.

(18-03-2025 19:07)