Ecco un'opzione: **Voto in Parlamento, destra cede: "riarmo" scompare dal testo.**

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La Premier al Senato Precede il Consiglio Europeo: Un Accordo Politico "Neutro"
Roma - La Presidente del Consiglio ha affrontato oggi il Senato, in un intervento che ha preceduto di poche ore la sua partenza per il cruciale Consiglio Europeo. Al centro del dibattito, le delicate questioni internazionali, dall'Ucraina alla situazione economica globale, passando per le politiche migratorie.L'attenzione era alta, soprattutto in vista della discussione e del voto su una risoluzione che, nelle intenzioni dei gruppi parlamentari, avrebbe dovuto delineare una posizione comune dell'Italia.
E' stato raggiunto un accordo su una risoluzione definita "neutra", frutto di intense trattative tra le forze di maggioranza e, in parte, di opposizione. Un testo che, pur evitando prese di posizione troppo nette, punta a ribadire il sostegno all'Ucraina e a delineare le priorità del governo italiano in ambito europeo.
Tuttavia, il centrosinistra si è presentato in ordine sparso, con differenti sensibilità e posizioni che hanno reso difficile l'individuazione di una linea unitaria. Alcune forze hanno espresso forti critiche alla linea del governo, mentre altre hanno preferito un approccio più dialogante.
Sul fronte del centrodestra, si è registrato un compromesso sul voto in Parlamento: secondo indiscrezioni, sarebbe sparita la parola "riarmo" dal testo della risoluzione, accogliendo così le richieste di alcune componenti della maggioranza, più sensibili alle preoccupazioni dell'opinione pubblica.
La premier, nel suo intervento, ha ribadito la centralità dell'Italia nel contesto europeo e internazionale, sottolineando l'importanza di un approccio unitario e coeso per affrontare le sfide globali. Ha poi ringraziato il Parlamento per il confronto costruttivo, auspicando un proficuo dibattito in vista del Consiglio Europeo. L'esito della votazione in Senato, e soprattutto il tenore del dibattito, rappresentano un importante banco di prova per la tenuta della maggioranza e per la capacità del governo di dialogare con le opposizioni su temi di rilevanza nazionale e internazionale.```
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