Il crac di Facile Ristrutturare: concordato preventivo per il Superbonus

Il crac di Facile Ristrutturare: concordato preventivo per il Superbonus

Lo stop al Superbonus affonda Facile Ristrutturare: concordato preventivo per la società di Cherubini e Amato

La crisi del settore delle ristrutturazioni edilizie, innescata dalla stretta sul Superbonus 110%, ha colpito duramente Facile Ristrutturare, società controllata da Loris Cherubini e Giovanni Amato. Dopo mesi di difficoltà, l'azienda ha infatti presentato il ricorso al concordato preventivo, un provvedimento che consentirà di tentare un rilancio, anche se le prospettive appaiono tutt'altro che rosee.

La notizia, apparsa nelle scorse settimane su diverse testate economiche, conferma l'impatto devastante delle recenti modifiche normative sul settore. Facile Ristrutturare, che si occupava di progettazione e realizzazione di lavori di ristrutturazione, si trovava fortemente dipendente dagli incentivi fiscali del Superbonus. Con la progressiva riduzione e poi l'interruzione dei crediti d'imposta, l'azienda si è trovata in una situazione di grave liquidità, impossibilitata a far fronte agli impegni presi con clienti e fornitori.

Loris Cherubini e Giovanni Amato, amministratori della società, hanno lavorato incessantemente per cercare soluzioni alternative, ma la situazione si è rivelata irreversibile. Il concordato preventivo, pur rappresentando una strada impervia, offre l'opportunità di riorganizzare l'attività, cercare un accordo con i creditori e tentare di salvare parte dell'azienda. Il piano, che dovrà essere approvato dal Tribunale, prevede un percorso di ristrutturazione del debito e una riorganizzazione interna finalizzata a garantire la continuità aziendale, almeno parziale.

La vicenda di Facile Ristrutturare è un esempio lampante delle conseguenze negative dello stop al Superbonus su un'ampia fetta del settore edile. Numerose imprese, infatti, hanno accusato forti contraccolpi a causa della brusca frenata degli incentivi, trovandosi a dover gestire un numero elevato di lavori incompiuti e un'impossibilità a recuperare i crediti accumulati. L'auspicio è che il concordato preventivo possa rappresentare un punto di svolta per Facile Ristrutturare, ma il futuro dell'azienda rimane incerto e legato all'esito del piano di ristrutturazione.

La situazione evidenzia la necessità di politiche di sostegno al settore edilizio più stabili e lungimiranti, che evitino brusche frenate e garantiscano una maggiore prevedibilità per le imprese coinvolte. La crisi di Facile Ristrutturare serve da monito e spinge a una riflessione sulle conseguenze economiche e sociali di scelte politiche affrettate e poco ponderate. Si attende ora lo sviluppo della procedura di concordato preventivo e il giudizio del Tribunale, che definirà il destino della società e dei suoi dipendenti.

Per approfondire la questione del Superbonus e le sue implicazioni sul settore edile, si consiglia di consultare i siti delle associazioni di categoria del settore, come Ance, per rimanere aggiornati sulle ultime novità normative e sulle possibili soluzioni per il futuro.

(17-03-2025 11:42)