Presenza NATO in Ucraina: escalation del conflitto

Medvedev attacca Macron e Starmer: "Fingono di essere stupidi" - Mosca accusa la NATO di guerra diretta in Ucraina
Mosca, 2023 - Dmitrij Medvedev, vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, ha lanciato un attacco frontale contro i leader occidentali, accusando Emmanuel Macron e Keir Starmer di "fingere di essere stupidi" riguardo alla situazione in Ucraina. In una serie di post pubblicati sul suo canale Telegram, Medvedev ha espresso la sua indignazione per ciò che definisce una copertura ipocrita della reale partecipazione della NATO al conflitto."Macron e Starmer, e molti altri come loro, cercano disperatamente di apparire come difensori della pace mentre, in realtà, alimentano il conflitto con armi e munizioni", ha scritto Medvedev. "È una commedia grottesca, una farsa che non inganna nessuno. La loro posizione è indecente, irresponsabile e, francamente, ridicola".
L'ex presidente russo ha poi ribadito la posizione di Mosca, accusando direttamente la NATO di essere coinvolta in una guerra diretta contro la Russia in Ucraina. Medvedev ha affermato che la presenza di soldati NATO sul territorio ucraino non è più una questione di "assistenza militare", ma una partecipazione attiva e belligerante al conflitto. "Non sono solo istruttori – ha scritto – ma soldati che combattono al fianco delle forze armate ucraine. Questo è un fatto innegabile".
Le dichiarazioni di Medvedev arrivano in un momento di crescente tensione tra Russia e Occidente. La fornitura di armi occidentali all'Ucraina continua ad aumentare, alimentando le preoccupazioni di Mosca riguardo a una possibile escalation del conflitto. La posizione di Medvedev, estremamente dura e accusatoria, riflette la crescente frustrazione del Cremlino di fronte alla resistenza ucraina e al sostegno internazionale a Kiev. Le sue parole sono un chiaro segnale di un irrigidimento della posizione russa e un'ulteriore intensificazione della guerra retorica con i Paesi occidentali.
La risposta di Parigi e Londra a queste accuse è ancora attesa, ma è probabile che si verificherà una nuova ondata di scambi verbali accesi tra i due blocchi. La situazione in Ucraina rimane altamente volatile e il rischio di una escalation rimane elevato. La comunità internazionale attende con ansia gli sviluppi futuri, sperando in una soluzione diplomatica che possa evitare un'ulteriore escalation del conflitto. L'impatto delle dichiarazioni di Medvedev sulla già complessa situazione geopolitica è destinato ad essere significativo, e le conseguenze rimangono da vedere.
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