L'influencer IA Zoe De Biasi compra Il Corriere: polemica sulla campagna fitness

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Zoe De Biasi: L'influencer IA che "compra" Il Corriere della Sera

Una campagna pubblicitaria innovativa o una trovata di dubbio gusto? La comparsa di Zoe De Biasi, influencer digitale creata dall'intelligenza artificiale, sta facendo discutere il mondo del marketing e non solo. Il marchio di fitness, Diet To Go, ha infatti lanciato una campagna pubblicitaria decisamente originale, vedendo la sua creazione virtuale "acquistare" una pagina pubblicitaria sul prestigioso quotidiano Il Corriere della Sera.
La notizia ha immediatamente suscitato un dibattito acceso sui social media. Da un lato, c'è chi apprezza l'innovazione e l'audace strategia di marketing, evidenziando la capacità di Diet To Go di sfruttare le potenzialità dell'IA per raggiungere un pubblico più ampio e coinvolgerlo in modo creativo. L'utilizzo di un'influencer digitale, infatti, permette di bypassare alcuni vincoli tradizionali del settore, come la necessità di contratti con personaggi reali e i relativi costi.
Dall'altro lato, si leva la voce di chi critica la scelta, considerandola una mossa di marketing eccessivamente artificiosa e poco trasparente. Si sollevano perplessità sulla reale efficacia di una campagna basata su un personaggio virtuale e si pongono interrogativi sull'impatto di queste nuove tecnologie nel mondo della comunicazione e sulla potenziale de-umanizzazione del marketing. Alcuni si chiedono se la strategia di Diet To Go, seppur innovativa, possa effettivamente garantire un ritorno sull'investimento a lungo termine.
Chi è Zoe De Biasi? Si tratta di un avatar digitale, perfettamente integrato nel panorama social, che interagisce con gli utenti con un'apparente naturalezza. Diet To Go ha curato ogni dettaglio della sua identità digitale, creando un profilo coerente e credibile, capace di attirare l'attenzione del pubblico. Ma dietro alla sua immagine impeccabile e al suo sorriso perfetto, si cela un algoritmo complesso, che permette di gestire le interazioni e di adattare il messaggio pubblicitario alle esigenze del pubblico di riferimento.
La campagna pubblicitaria di Diet To Go, con la sua protagonista virtuale, pone dunque importanti interrogativi sul futuro del marketing e sull'uso sempre più diffuso dell'intelligenza artificiale nel settore. La strategia si rivela sicuramente efficace nel generare attenzione mediatica, ma solo il tempo potrà dirci se si tradurrà anche in un successo commerciale. Resta, comunque, un caso studio interessante da analizzare per comprendere l'evoluzione del panorama pubblicitario nel mondo digitale. E la domanda rimane: vedremo presto altri brand seguire l'esempio di Diet To Go?

(17-03-2025 09:04)