L'oro giallo tradito: frode sull'olio italiano.

Olio straniero in agguato: il Made in Italy a rischio estinzione?
65 milioni di litri di olio d'oliva straniero sono arrivati in Italia nel 2024. Un dato allarmante che evidenzia un boom di importazioni, soprattutto da Tunisia e Turchia, e accende i riflettori su un'ombra inquietante: l'olio straniero spacciato per italiano.
Il settore olivicolo italiano, fiore all'occhiello del Made in Italy, si trova a fronteggiare una vera e propria emergenza. Mentre i produttori nazionali lottano contro le difficoltà climatiche e i costi crescenti, l'afflusso massiccio di olio dall'estero rischia di soffocare un'eccellenza agroalimentare che rappresenta un patrimonio culturale e economico inestimabile. Il dato di 65 milioni di litri di importazioni, per quanto possa sembrare solo un numero, rappresenta una minaccia concreta per la sopravvivenza di migliaia di aziende agricole e per la stessa identità del prodotto italiano.
La Tunisia e la Turchia si confermano come i principali fornitori, con volumi che hanno registrato un incremento significativo negli ultimi mesi. Questo aumento, unito alla preoccupazione per possibili frodi e miscelazioni, mette a rischio la trasparenza del mercato e la fiducia dei consumatori. L'inganno è subdolo: olio di qualità inferiore, spesso proveniente da olive di raccolta tardiva o con difetti, viene miscelato con olio italiano, venduto poi come prodotto 100% made in Italy a prezzi elevati, causando un danno economico e reputazionale notevole.
Gli esperti del settore lanciano l'allarme: è necessario un intervento immediato e incisivo da parte delle istituzioni. Controlli più rigorosi lungo tutta la filiera produttiva, potenziamento dei sistemi di tracciabilità e sanzioni severe per chi commette frodi sono azioni indispensabili per tutelare il consumatore e salvaguardare il valore del vero olio extravergine di oliva italiano. La lotta alla contraffazione non è solo una questione di profitti, ma di difesa di un'identità nazionale e di un patrimonio culturale che rischia di svanire sotto il peso di pratiche scorrette.
La sfida è dunque quella di garantire la tracciabilità e la trasparenza dell'intera filiera, dalla raccolta delle olive alla vendita al dettaglio, per contrastare efficacemente la diffusione di olio straniero spacciato per italiano e proteggere il prezioso oro giallo simbolo del Made in Italy.
Per approfondire la problematica e conoscere le iniziative in corso per contrastare queste pratiche illegali, è possibile consultare i siti del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e del Coldiretti.
(